Aldo Giordano: a Cuneo serata in ricordo del nunzio apostolico. Mons. Coda, “ha abitato il nostro tempo e l’ha trasfigurato con il suo impegno ecclesiale e culturale”

(Foto SIR)

“Don Aldo Giordano ha abitato il nostro tempo, l’ha amato, l’ha pensato, l’ha trasfigurato: col suo cuore, il suo pensiero, il suo impegno ecclesiale, culturale, civile… con la sua testimonianza evangelica”. Così il teologo Piero Coda ha esordito nel suo intervento all’incontro “Cristianesimo ed Europa. Ricordo di Aldo Giordano”, nella serata di ieri a Cuneo. Don Aldo, ha continuato Coda, ha “colto e accolto la sfida del dialogo, come quella decisiva per l’Europa e il mondo”. Per descrivere la “straordinaria eredità che don Aldo ci ha lasciato”, Coda ha compiuto tre tappe nella sua riflessione, fermandosi sui temi della “memoria, crisi e profezia”, e lasciandosi guidare da un breve appunto inedito di don Aldo dell’estate del ’99, sul rapporto tra filosofia e storia. “La memoria d’Europa si gioca tra il dialogo in cui s’accende il fuoco della verità e della giustizia, e il ‘perché?’ di Gesù che non interrompe, crocifisso, il dialogo con Dio”, ha spiegato Coda. La vocazione al dialogo dell’Europa ha “sperimentato il naufragio, e il più catastrofico” con la rottura dell’unità cristiana e poi le guerre mondiali. Di qui la crisi, che don Aldo ha letto in un dialogo con il filosofo Friederich Nietzsche che lo ha accompagnato per tutta la vita.

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Nel pensiero di mons. Giordano, è proprio dal fondo della crisi che si dischiude “una promessa nuova alla nostra creativa e conviviale responsabilità”, ha continuato Coda. Quindi la profezia, “l’apertura disarmata e creativa all’avvento di quell’inedito che è promesso dal dialogo e che risorge, nuovo, atteso, cercato, voluto, dalla crisi”. Coda ha definito “ministero di dialogo” quello svolto con spirito di profezia da don Aldo, per una “unità plurale di un’Europa dalle frontiere aperte e un impegno senza sconti nella costruzione della pace”. “La sfida del dialogo oggi, per noi, in Europa”, ha concluso il teologo, è nel pensiero di don Aldo “sintonizzare cuore, mente, libertà sul cuore, la mente, la libertà del Cristo pasquale”.

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