Tumori: nuovi sviluppi per le CAR-T in ambito oncoematologico dal progetto “Immuno”, network coordinato dall’Ospedale Bambino Gesù

Tre nuove terapie geniche e un nuovo modello murino per la generazione di anticorpi monoclonali completamente umani. Sono i risultati dei 4 progetti promossi da “Immuno”, il network di ricerca e sviluppo di cellule CAR-T per l’applicazione in ambito prevalentemente oncoematologico. Il network è composto dall’Istituto nazionale tumori Regina Elena (Ire), da tre imprese biotecnologiche (Menarini Biotech, Takis e Plaisantx) ed è coordinato dal professor Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia, terapie cellulari, terapie geniche e trapianto emopoietico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. I risultati delle ricerche della rete “Immuno”, cofinanziate da Lazio Innova spa e dall’Unione europea, sono stati presentati ieri pomeriggio presso la sala Tevere della Regione Lazio.
In una nota diffusa oggi vengono riassunti i dettagli dei progetti. “Carsa” (recettore antigenico chimerico per il sarcoma), ha riguardato la realizzazione di prototipi di terapia genica basati sulla generazione di cellule T geneticamente modificate per il trattamento dei pazienti affetti da sarcoma. “Gemma” (GEnerazione di nuovi CAR-T e BiTE per convertire il Microambiente tuMorAle”), ha portato allo sviluppo di una terapia CAR-T per eliminare i componenti immunosoppressori nel microambiente tumorale che limitano l’attività dei linfociti T nei tumori solidi polmonari. “HuMad” (Humanized Mouse for Antibody Discovery), è dedicato allo studio di un nuovo modello murino per la generazione di anticorpi monoclonali completamente umani con cui trattare i pazienti oncologici. “Attualmente infatti – viene spiegato – gli anticorpi monoclonali prodotti attraverso i modelli murini possono essere riconosciuti come estranei dal sistema immunitario del paziente e possono quindi essere soggetti a rigetto”. Infime, con “TraZimAb” è stato sviluppato un nuovo prodotto CAR-T per il trattamento dell’aspergillosi, un’infezione rara delle vie respiratorie causata dall’inalazione delle spore del fungo filamentoso Aspergilluse, ma che ha una rilevanza estrema nel contesto dei pazienti immunosoppressi, come per esempio i pazienti sottoposti a trapianto.

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