Ucraina: S.B. Shevchuk, “nei territori occupati, 3.000 uomini costretti dai russi a combattere contro le loro famiglie”

“Voglio chiedervi oggi in particolare di pregare per i nostri fratelli e sorelle che sono nei territori occupati. Perché, sfortunatamente, abbiamo delle famiglie, quando uno dei suoi membri si è trovato sotto l’occupazione perché non poteva essere evacuato, e l’altra parte della famiglia si trova nei territori liberi dell’Ucraina. Quanto soffrono, pregano e piangono l’uno per l’altro!”. Alle famiglie forzatamente separate dalla guerra è dedicato il video messaggio di ieri di S.B. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina. Che lancia poi una denuncia gravissima: “Oggi abbiamo ricevuto la notizia che nel territorio occupato di Zaporizhia, a Melitopol, letteralmente negli ultimi giorni l’occupante ha mobilitato con la forza 3.000 uomini, costringendoli a combattere contro le loro famiglie. Preghiamo affinché questa occupazione temporanea delle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Mykolaiv, Crimea e Donbas finisca il prima possibile, per poter riunire le nostre famiglie”. Di ritorno da una visita pastorale a Odessa, l’arcivescovo maggiore di Kiev racconta: “Comunicando con i nostri rifugiati, soprattutto nel sud dell’Ucraina, a Odesa, ho sentito tante storie di famiglie ferite”. E lancia quindi un appello: “Voglio fare appello a tutti i nostri statisti responsabili delle politiche sociali: facciamo di tutto per non separare le nostre famiglie! Facciamo di tutto affinché marito e moglie, padre e madre possano stare insieme. Insieme ai loro figli”.

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