Terremoto Haiti e tempesta Grace: Unicef, coinvolte 1,2 milioni di persone. “Famiglie che hanno perso tutto vivono con i piedi nell’acqua”

(Foto ANSA/SIR)

Circa 1,2 milioni di persone, compresi 540.000 bambini, sono stati colpiti dal potente terremoto che ha colpito Haiti il 14 agosto. È la stima diffusa in queste ore dall’Unicef. I dipartimenti più colpiti di South, Nippes e Grand’Anse sono ora inondati tempesta tropicale Grace, che sta interrompendo ulteriormente l’accesso all’acqua, all’alloggio e ad altri servizi di base. “Inondazioni e smottamenti probabilmente peggioreranno la situazione delle famiglie vulnerabili e complicheranno ulteriormente la risposta umanitaria”, informa l’Unicef. “Ho visto e forti piogge e venti colpire le stesse aree già colpite dal terremoto”, ha detto ieri Bruno Maes, rappresentante dell’Unicef ad Haiti, da Les Cayes: “Innumerevoli famiglie haitiane che hanno perso tutto a causa del terremoto vivono ora letteralmente con i piedi nell’acqua a causa delle inondazioni. In questo momento, circa mezzo milione di bambini haitiani hanno un accesso limitato o nullo al riparo, all’acqua potabile, all’assistenza sanitaria e alla nutrizione”. La violenza criminale e l’insicurezza complicano la risposta umanitaria e la strada principale da Port-au-Prince nel sud del Paese è controllata da gang. Tuttavia, l’Unicef è stato in grado di raggiungere le aree colpite con forniture mediche entro poche ore dal terremoto. Un camion dell’Unicef ha consegnato sei kit medici a tre ospedali a Les Cayes, con forniture sufficienti – compresi guanti, antidolorifici, antibiotici e siringhe – per curare 30.000 vittime del terremoto per tre mesi. L’Unicef e i partner stanno distribuendo teloni per rifugi di emergenza, latrine e docce; serbatoi d’acqua per la distribuzione di acqua sicura e kit per l’igiene che comprendono compresse per il trattamento dell’acqua, sapone, kit per l’igiene mestruale e taniche. Nel cortile di un ospedale sono state installate tende per dare riparo ai pazienti che temevano che l’edificio potesse crollare. Si stanno inoltre pianificando attività per prevenire la separazione delle famiglie e garantire protezione e sostegno psicosociale ai bambini. Unicef stima che avrà bisogno di 15 milioni di dollari per rispondere alle necessità più urgenti di almeno 385.000 persone, compresi 167.000 bambini sotto i cinque anni, per un periodo di otto settimane.

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