Papa Francesco: a Caritas italiana, “non bastano i ‘like’ per vivere, prestare attenzione ai giovani”

Un invito a “prestare attenzione ai giovani”, ossia “le vittime più fragili di questa epoca di cambiamento, ma anche i potenziali artefici di un cambiamento d’epoca”. Lo ha rivolto oggi Papa Francesco parlando ai membri di Caritas italiana e ai rappresentanti delle 218 Caritas diocesane di tutta Italia, in occasione del 50° anniversario di fondazione dell’organismo pastorale della Cei. “Sono decine di migliaia di volontari, tra cui tanti giovani, inclusi quelli impegnati nel servizio civile, che hanno offerto in questo tempo ascolto e risposte concrete a chi è nel disagio”, ha ricordato: “Sono loro i protagonisti dell’avvenire. Non è mai sprecato il tempo che si dedica ad essi, per tessere insieme, con amicizia, entusiasmo e pazienza, relazioni che superino le culture dell’indifferenza e dell’apparenza”. “Non bastano i ‘like’ per vivere: c’è bisogno di fraternità e di gioia vera – ha sottolineato -. La Caritas può essere una palestra di vita per far scoprire a tanti giovani il senso del dono, per far loro assaporare il gusto buono di ritrovare sé stessi dedicando il proprio tempo agli altri”. Così facendo, ha precisato, “la Caritas stessa rimarrà giovane e creativa, manterrà uno sguardo semplice e diretto, che si rivolge senza paura verso l’Alto e verso l’altro, come fanno i bambini”.  Il Papa ha concluso invitandoli a percorrere “con gioia” le tre vie indicate: “partire dagli ultimi, custodire lo stile del Vangelo, sviluppare la creatività” e a sentirsi “ogni giorno scelti per amore”: “Sperimentate la carezza misericordiosa del Signore che si posa su di voi e portatela agli altri. Io vi accompagno con la preghiera e vi benedico; e vi chiedo per favore di pregare per me. Grazie!”

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