Papa Francesco: udienza, “le preghiere si propagano in continuazione, con o senza messaggi sui social”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Le preghiere – quelle buone – sono ‘diffusive’, come ogni bene, si propagano in continuazione, con o senza messaggi sui social: dalle corsie di ospedale, dai momenti di ritrovo festoso come da quelli in cui si soffre in silenzio…”. Lo ha precisato il Papa, durante la catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca privata del Palazzo apostolico e dedicata al legame tra la preghiera e la comunione dei santi. “Il dolore di ciascuno è il dolore di tutti, e la felicità di qualcuno si travasa nell’animo di altri”, ha spiegato Francesco. “Il dolore e la felicità, tutta una storia”, ha proseguito a braccio: “storie che si fanno storie nella propria vita. Si rivive la storia, con le proprie parole, ma l’esperienza è la stessa”. “Le preghiere rinascono sempre”, ha assicurato il Papa: “ogni volta che congiungiamo le mani e apriamo il cuore a Dio, ci ritroviamo in una compagnia di santi anonimi e di santi riconosciuti che con noi pregano, e che per noi intercedono, come fratelli e sorelle maggiori transitati per la nostra stessa avventura umana”.

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