Diocesi: Civita Castellana, la cooperativa “Il desiderio di Barbiana” che accoglie ragazzi affetti da autismo promuove un punto ristoro e un birrificio

Saranno operativi prima dell’estate, nel territorio della diocesi di Civita Castellana, un punto ristoro e un birrificio artigianale che puntano a qualità dei prodotti e valore sociale dei progetti. A promuoverli è la cooperativa “Il desiderio di Barbiana”, nata nel 2017 come opera segno della diocesi e che dal 2019 gestisce una struttura di accoglienza per 16 adolescenti e giovani adulti affetti da disturbi dello spettro autistico e con altre disabilità psichiche in situazione di disagio sociale. “Grazie a fondi 8xmille della Cei, abbiamo ristrutturato l’ex convento di Sant’Antimo a Nazzano (Rm) – spiega al Sir Manuele Cicuti, responsabile della comunità terapeutica –. L’obiettivo è unire dimensione terapeutica e educativa con protagonismo attivo ed emersione dei singoli, come insegna l’esperienza di Barbiana”. Il nuovo progetto prevede di usare gli stessi locali per produrre le birre artigianali, con ricette pensate insieme con i ragazzi e un lavoro di storytelling che racconti la loro storia insieme a quella del prodotto, e ospitare il punto ristoro con prodotti di alta qualità, realizzati anche dai ragazzi con progetti di agricoltura sociale. “Alcuni lavoreranno in cucina o nel back office. Chi invece beneficia della socializzazione, sarà a contatto con il pubblico – prosegue Cicuti –. Insieme con loro, ci sarà un neomaggiorenne di origini tunisine, con una borsa lavoro della Caritas, e altri tirocinanti che escono da esperienze di dipendenza patologica”. “Non chiederemo beneficienza, ma speriamo di dare una testimonianza che vada oltre l’eccellenza dei cibi acquistati. Le proposte lavorative, poi, ci permettono di non rimanere schiacciati dalla pandemia”, conclude.

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