Senza dimora: Medicina Solidale, “fare rete per evitare altri morti in strada”

“La tragedia della morte di tante persone in strada a causa del freddo nella nostra città deve spingere soprattutto le tante realtà di volontariato a mettersi in rete in una dimensione di dialogo e confronto. Piccoli e grandi che siano per essere più forti e per dare risposte celeri ed efficaci. Tanti fanno oltre ‘il possibile’ da anni e ogni giorno, ma è arrivato il momento di abbandonare l’io per essere un noi, unito e solidale”. Lo dichiara Lucia Ercoli, coordinatrice di Medicina Solidale, che a Roma assiste le persone fragili e senza dimora in 7 ambulatori di strada.
“La città di Roma – aggiunge Ercoli – è una metropoli complessa che da anni tenta di fronteggiare situazioni di grave disagio, rese ancor più gravi dalla pandemia che ha aumentato considerevolmente la fascia di popolazione vulnerabile. Tutta la società civile e la comunità cristiana sono chiamate a dare il loro contributo cercando insieme vie di soluzione strutturali e non emergenziali. A partire da un rinnovato linguaggio che dal servizio gratuito e solidale renda ad ogni parola non solo il valore della denuncia quanto la forza della proposta”.

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