Recovery Fund: Cnel e Cese, “riuscita dei progetti del Piano nazionale dipenderà dal coinvolgimento delle parti sociali”

“La riuscita dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza dipenderà dalla capacità e dal grado di coinvolgimento delle parti sociali e delle forze produttive del Paese, sin dal dibattito parlamentare come annunciato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e dalla governance del Piano stesso. In particolare, come abbiamo avuto già modo di indicare, servono una cabina di regia autorevole e trasparenza sullo stato di avanzamento dei progetti con un’informazione e una rendicontazione puntuale e pubblica”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), Tiziano Treu, a margine di un’Assemblea tematica del Cnel integrata da 24 consiglieri della delegazione italiana del Comitato economico e sociale europeo (Cese), avente ad oggetto lo stato del Pnrr italiano.
Nel corso della seduta, spiega una nota del Cnel, i rappresentanti delle parti sociali dei due organismi hanno ribadito la necessità di una consultazione pubblica permanente sul Pnrr rivolta alle organizzazioni economiche, sociali e alla società civile organizzata, previsto, peraltro esplicitamente, dal regolamento approvato dalla Commissione Ue a fine dicembre scorso come “sintesi del processo di consultazione, condotto in conformità con il quadro giuridico nazionale, delle autorità locali e regionali, delle parti sociali, delle organizzazioni della società civile, delle organizzazioni giovanili e di altre parti interessate pertinenti, per la preparazione e, ove disponibile, l’attuazione del piano e il modo in cui gli input degli stakeholder si riflettono nel piano”.
“Siamo in un momento cruciale per l’Italia e per l’Europa”, ha commentato Luca Jahier, vicepresidente European Semester Group del Cese. “Bene l’approvazione del Pnrr da parte del Governo”, ha proseguito Jahier, chiedendo che “ora si proceda speditamente a chiarire la programmazione operativa, l’agenda concreta delle riforme e le responsabilità di gestione, coinvolgendo davvero le parti sociali e la società civile, valorizzando il ruolo del Cnel”.

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