Camerun: Unicef, 5 bambini uccisi e 6 feriti in attentato suicida. “Un atto orribile”

Un attentato suicida nella città di Mozogo, nel nord del Camerun, ha ucciso tre giorni fa almeno 15 civili, tra cui cinque bambini di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Altri sei bambini, tra i 9 e i 16 anni, sono stati gravemente feriti. “Condanno questo atto orribile e chiedo l’immediata cessazione degli attacchi contro i bambini, le loro famiglie e le comunità. Non c’è assolutamente alcuna giustificazione nel prendere di mira o di utilizzare i bambini per compiere attacchi”, ha affermato Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, dicendosi “profondamente preoccupata per il crescente numero di attacchi contro i civili nelle regioni dell’estremo nord, nord-ovest e sud-ovest del Camerun”. “L’aumento della violenza ha esacerbato una crisi umanitaria nazionale e si stima che ora ci siano 3,2 milioni di bambini bisognosi in tutto il Paese. Le condizioni dei bambini e delle famiglie vulnerabili sono state aggravate dalla chiusura massiccia delle scuole, dalle epidemie e dalle conseguenze socioeconomiche della pandemia da Covid-19”. L’Unicef continua a lavorare con il governo e i partner nelle comunità colpite per fornire ai bambini e alle famiglie la protezione essenziale, l’assistenza sanitaria e i servizi educativi. “È necessario un ulteriore sostegno e impegno da parte della comunità internazionale per aiutarci a raggiungere i più bisognosi”, ha concluso Fore.

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