Suicidio: Petra (Telefono Amico), “aumento richieste di aiuto legato non solo a conseguenze psicologiche del Covid-19, ma anche a venir meno del tabù su questione”

Con l’evento virtuale, “Lo spazio che unisce”, che si terrà il 10 settembre, in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, “vogliamo ricordare che Telefono Amico Italia è sempre a disposizione di tutte le persone che vivono fasi di disagio profondo e dei loro familiari, anche e soprattutto in questo momento così difficile”. Lo spiega la presidente dell’organizzazione di volontariato, Monica Petra. “Negli ultimi mesi – aggiunge – abbiamo riscontrato un netto aumento di telefonate e messaggi ai nostri tre servizi di ascolto: chiamate vocali attraverso numero unico 02 2327 2327, chat attraverso il numero WhatsApp 345 0361628 e mail attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it. Al numero unico le segnalazioni relative al suicidio sono arrivate principalmente da uomini (58%) con età compresa tra i 26 e i 35 (22%); in circa il 40% dei casi le chiamate sono arrivate da persone che hanno chiesto aiuto per sé, mentre nel restante 60% dei casi le chiamate sono arrivate da persone preoccupate per altri. Il servizio WhatsApp Amico è stato invece utilizzato, in relazione al tema del suicidio, principalmente da donne (54%) con età compresa tra 18 e 25 anni (35%). Importante prevalenza di donne (65%) anche nelle segnalazioni ricevute dal servizio mail M@ilAmica”. In termini assoluti, chiarisce Petra, “la maggior parte delle richieste di aiuto relative al tema del suicidio è arrivata attraverso chiamate vocali al numero unico 02 2327 2327, che è il nostro strumento di ascolto storico. Notiamo, tuttavia, una netta crescita anche del servizio WhatsApp, recentemente esteso a livello a nazionale, dove il tema del suicidio tocca ben una chat su quattro. Questo significativo aumento delle richieste di aiuto potrebbe essere legato non solo alle conseguenze psicologiche dell’emergenza Covid-19, ma anche al fatto che finalmente, pian piano, si sta sgretolando il tabù sul suicidio e si inizia a chiedere aiuto con più facilità e meno ‘vergogna'”. Un fenomeno da incoraggiare continuando a lavorare sulla sensibilizzazione, soprattutto in un momento storico così difficile.

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