Incendi a L’Aquila: card. Petrocchi (arcivescovo), “ambiente eredità comune da amministrare e non da distruggere”. Invito alle comunità locali “a vigilare”

“Il danno ambientale è davvero grande, così come la preoccupazione per le persone che vedono le loro abitazioni minacciate dal vicino incendio”. Si è espresso così ieri l’arcivescovo dell’Aquila, card. Giuseppe Petrocchi, durante la visita alle comunità del Comune dell’Aquila colpite dagli incendi di questi giorni. Lo riferisce una nota dell’Ufficio comunicazioni sociali diocesano. “Lo spiegamento di uomini e mezzi da parte dello Stato è davvero ingente anche in queste ore in cui alcuni focolai riprendono vigore. Un plauso alle Forze dell’ordine, alla Protezione civile, agli enti locali e ai volontari che con lodevole generosità si stanno impegnando sul fronte degli incendi per evitare che le fiammi si propaghino ulteriormente”. Due i momenti di preghiera e riflessione vissuti dall’arcivescovo con le comunità parrocchiali di Arischia e Cansatessa, le più vicine ai boschi incendiati.

“Nel quinto anniversario dell’enciclica Laudato si’ – ha detto il cardinale – mentre gli incendi devastano non solo il nostro territorio ma anche l’Amazzonia e altre zone del mondo, risuona ancor più forte la denuncia di Papa Francesco contro l’uso irresponsabile e l’abuso dei beni che Dio ha posto sulla terra. Invito anche le comunità a vigilare sul territorio, a cui la nostra gente di montagna si sente profondamente legata, consapevoli della tremenda responsabilità dell’essere umano nei confronti del Creato. L’ambiente – ha concluso il porporato citando il Papa – è un dono collettivo, patrimonio di tutta l’umanità, eredità comune da amministrare e non da distruggere”. Dopo un sopralluogo sui luoghi dell’incendio accompagnato dal Comandante dei Vigili del Fuoco, Mauro Malizia, il cardinale ha concluso la sua visita con la celebrazione eucaristica nella parrocchia di San Giovanni da Capestrano a Cansatessa.

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