Omicidio George Floyd: proteste in strada nelle più importanti città inglesi

Londra, Manchester, Cardiff, Leicester e Sheffield. Le strade delle più importanti città inglesi si sono, oggi, riempite di una folla determinata a protestare per la morte di George Floyd, l’uomo di colore morto a Minneapolis dopo che un poliziotto bianco gli ha schiacciato il collo per nove minuti. In migliaia hanno deciso di ignorare i ripetuti appelli della ministra degli interni Priti Patel che ha chiesto di evitare le proteste, “mantenendo la distanza sociale necessaria per salvare noi tutti”. Le ha fatto eco la comandante della polizia di Scotland Yard, Cressida Dick, che ha definito le manifestazioni “fuori legge”. Secondo la Bbc, che riprende le dichiarazioni di alcuni scienziati, i contagi da coronavirus starebbero aumentando, in modo preoccupante, nelle zone occidentali dell’Inghilterra. Nella centralissima piazza del Parlamento londinese, a pochi passi da Westminster, la maggior parte dei manifestanti indossavano mascherine e guanti e portavano cartelli con la scritta “C’è un virus più grande del Covid-19 che si chiama razzismo”. Chi protestava ha osservato un minuto di silenzio prima di ricominciare a urlare lo slogan “black lives matter”, “le vite delle persone di colore sono importanti”. Nella sua città natale di Watford il pugile inglese di origini nigeriane Anthony Joshua, due volte campione del mondo, ha detto alla folla: “Non possiamo piu’ ignorare questo omicidio motivato dal razzismo”. Altre manifestazioni sono attese per domani.

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