Comunicazioni sociali: card. Zuppi (Bologna), “l’emergenza sanitaria ha reso evidente come siano un servizio, anche di carità”

“L’esperienza che abbiamo vissuto in questo difficile momento ha reso ancor più evidente quanto la comunicazione sia un servizio, anche di carità, che ha permesso alle persone di connettersi e rimanere unite, pure attraverso le notizie che oltre a diffondere i dati del contagio, le paure e il dolore delle vittime e dei familiari, la necessità di limitazioni e prudenze, hanno fatto conoscere la grande attenzione messa in campo verso i sofferenti, i bisognosi, con storie e testimonianze di vita e di speranza”. Lo afferma l’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Maria Zuppi, in occasione della 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che si celebrerà domani.
Durante la messa che presiederà alle 10.30 in cattedrale, in occasione dell’ultimo giorno di permanenza dell’Immagine della Beata Vergine di San Luca, Zuppi – spiega una nota dell’arcidiocesi – ringrazierà anche tutti i media e gli operatori della comunicazione che, in questi mesi di isolamento per l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da coronavirus, hanno offerto un importante servizio di informazione e collegamento.
“Si sono potute custodire e ampliare le relazioni sociali, rimanendo vicini, sia pure distanti, attraverso la rete dei media”, osserva il cardinale, esprimendo “un particolare ringraziamento anche per aver permesso di dare voce alla Chiesa in un tempo di isolamento, senza la partecipazione del popolo alle messe e ai riti”. “Da questa esperienza – evidenzia Zuppi – anche la Chiesa esce più coinvolta nel mondo della comunicazione a livello di parrocchie, Zone e arcidiocesi. È sempre più evidente che questo non è un settore riservato a specialisti ma un ambiente da vivere e abitare, una dimensione ordinaria della pastorale dove si annuncia e si comunica il messaggio della Chiesa all’uomo di oggi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori