Coronavirus Covid-19: Sos Villaggi dei bambini, “didattica a distanza, aiutare chi vive in case famiglia”

A seguito della ulteriore proroga fino al 13 aprile di tutte le misure per contrastare il diffondersi del contagio da Coronavirus in Italia, Sos Villaggi dei Bambini richiama l’attenzione delle istituzioni sui rischi e sulle difficoltà riguardo la didattica a distanza e la possibilità che tutti gli studenti possano accedervi da casa in parità di condizioni. Lancia perciò un appello al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, chiedendo “una specifica attenzione per bambini e ragazzi che vivono in comunità e case famiglia, in modo da consentire a tutti di avere gli strumenti per seguire le lezioni a distanza”. All’interno dei 6 Villaggi Sos di Trento, Vicenza, Saronno, Ostuni, Mantova e Roma vivono attualmente oltre 500 tra bambini e ragazzi che frequentano la scuola e che in queste settimane devono poter accedere alle lezioni online ed essere supportati dagli operatori nello studio a casa. “Lo slittamento ulteriore della riapertura delle scuole significa il prolungarsi di una situazione molto complicata – spiega Samantha Tedesco, responsabile advocacy e programmi di Sos Villaggi dei Bambini –. Tutti i ragazzi e i bambini sono a casa e ci sono attività didattiche da organizzare, turni da gestire, materiali e strumenti da condividere. E non è solo un problema di dotazioni strumentali: per il personale vuol dire dover svolgere un’attività didattica differenziata a seconda della classe di appartenenza, senza l’ausilio di volontari perché, proprio per limitare i rischi di contagio, è stato interrotto questo tipo di sostegno. Quindi è una situazione di grande difficoltà, in cui tutti i nostri operatori sono chiamati a uno sforzo ancora più importante del solito e a un enorme dispiego di risorse ed energie personali, oltreché professionali”.

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