Coronavirus Covid-19: Unicef, “bambini più vulnerabili a violenza e stress psicosociale”

“Assicurare la sicurezza e il benessere dei bambini nonostante l’intensificarsi delle ricadute socioeconomiche causate dal Coronavirus”. Lo chiede ai governi l’Unicef, assieme ai suoi partner dell’Alleanza per la protezione dell’infanzia nell’azione umanitaria, con i quali ha pubblicato una serie di linee guida per sostenere le autorità e le organizzazioni coinvolte nella risposta. “Nel giro di qualche mese, il Covid-19 ha sconvolto le vite dei bambini e delle famiglie in tutto il mondo – osserva in una nota l’Unicef –. Gli sforzi per la quarantena come la chiusura delle scuole e la restrizione degli spostamenti, considerate necessarie, stanno cambiando la quotidianità e i sistemi di sostegno dei bambini. Stanno inoltre causando ulteriore stress a coloro che si prendono cura dei bambini perché potrebbero dover rinunciare al lavoro”. La considerazione del Fondo per l’infanzia delle Nazioni unite poggia sul fatto che “la stigmatizzazione legata al Covid-19 ha reso diversi bambini più vulnerabili a violenza e stress psicosociale”. “Per molti versi, la malattia sta raggiungendo più bambini e famiglie rispetto a quelli che colpisce direttamente”, dichiara Cornelius Williams, direttore Unicef per la Protezione dei bambini. “Le scuole stanno chiudendo. I genitori lottano per prendersi cura dei propri bambini e far quadrare i conti. I rischi nella protezione dei bambini crescono. Questa guida fornisce ai governi e alle autorità di protezione uno schema di misure pratiche che possono essere adottate per tenere i bambini al sicuro in questi tempi incerti”.

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