“Oggi non abbiamo risposte facili al mistero della morte o alla durezza di questa tragedia. Ma possiamo affermare con certezza che Dio non cessa di essere presente, che accompagna ogni vita e accoglie nel suo amore coloro che lasciano questo mondo”. Lo ha detto il patriarca di Lisbona, mons. Rui Valério, ieri nell’omelia pronunciata alla messa in suffragio delle vittime dell’incidente dell’Elevador da Glória.

(Foto Patriarcato di Lisbona)
“Ci riuniamo qui con il cuore pesante – ha detto il patriarca nel giorno in cui in tutto il Paese è stato decretato lutto nazionale – per affidare al Signore le vittime di questo tragico incidente che ha portato lutto a tante famiglie e ha scosso l’intera città di Lisbona. Preghiamo anche per i feriti, chiedendo al Dio della vita di concedere loro una pronta guarigione e di riempirli di speranza. In questo momento di dolore, la Chiesa diventa luogo di accoglienza e di preghiera, dove ogni lacrima trova risonanza e ogni cuore ferito trova consolazione”.
Sulle vittime c’è ancora molto riserbo anche perché è ancora in corso il lavoro di identificazione ma il bilancio è salito, nella notte, con il decesso di una persona che era stata ricoverata in condizioni critiche. Uno dei morti è il conducente del mezzo.
“In questi momenti di sofferenza, dolore e tristezza, la preghiera emerge come un raggio di sole che offre luce e calore”, ha detto mons. Rui Valério. “Attraverso la preghiera, sperimentiamo che non siamo soli, e che i nostri fratelli e sorelle defunti non sono soli: si affidano a Dio, che è Padre di amore e misericordia, e si affidano alla nostra preghiera fraterna e sincera”. L’omelia si è conclusa con una forte esortazione alla città: “Perciò, non temere! Non temere, tu che piangi la perdita di un tuo familiare o amico. Non temere, città di Lisbona, di continuare a essere un luogo di fraternità. Non temere, tu il cui cuore sembra avvolto dall’oscurità più densa e oscura: Dio ti ama! Dio ama questi nostri fratelli e sorelle per i quali preghiamo. Dio non abbandona nessuno!”.