Diocesi: “Il Segno” (Milano), due approfondimenti su lotta allo spreco alimentare e sovraffollamento carceri

“Il 31 ottobre di dieci anni fa, con lo spegnimento dell’Albero della vita, si concludeva Expo 2015. Nello stesso anno il Comune di Milano ha dato il via alla Food policy urbana, la politica alimentare della città, nata grazie alla collaborazione tra Comune, Fondazione Cariplo e realtà del terzo settore. Particolare attenzione è stata dedicata al recupero delle eccedenze alimentari: solo nel 2024 otto hub antispreco hanno raccolto, quasi 800 tonnellate di cibo, portando sulle tavole di circa 14mila famiglie in difficoltà l’equivalente di un milione e 590mila pasti”. Lo racconta, nel numero di settembre, “Il Segno”, mensile della diocesi ambrosiana. “Negli ultimi dieci anni, inoltre, sono stati aperti empori e market solidali: luoghi in cui le persone possono ricevere sostegno in modo dignitoso. Un modello virtuoso messo in atto a Milano da realtà come Caritas ambrosiana e Ibva che unisce innovazione e giustizia sociale”. La lotta allo spreco alimentare sarà uno dei temi al centro dell’appuntamento in programma dal 14 al 16 ottobre, quando Milano ospiterà 300 sindaci e delegazioni provenienti da tutto il mondo in occasione dei dieci anni dalla firma del “Milan urban food policy pact”.
Tra i vari articoli si parla del carcere di San Vittore, a Milano, che registra livelli record di sovraffollamento (220%): “Un’emergenza a cui si aggiunge quella del crescente disagio psichico tra i detenuti”. Come spiega Anna Giroletti, direttrice facente funzione presso l’Asst Santi Paolo e Carlo della struttura complessa di psichiatria penitenziaria di San Vittore, Opera, Bollate e Beccaria, “la maggior parte delle persone prese in carico sono stranieri, spesso con un percorso migratorio traumatico alle spalle e con un utilizzo di droghe fin dalla giovane età”.

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