Settimana della vita: Termoli, si consolida la rete per rispondere alla povertà sanitaria del territorio

Foto Nicola Mastrogiuseppe

Con la messa del malato, presieduta dal vescovo Gianfranco De Luca in occasione della festa della Madonna di Lourdes nella chiesa di San Francesco a Termoli, si sono concluse le iniziative dedicate alla Settimana della vita a cura della Pastorale della salute della diocesi di Termoli-Larino e di tutte le associazioni e strutture collegate (Associazione Volontari ospedalieri, Cappellania, Unitalsi, Ait e, Lilt, Movimento per la vita, Rsa Opera Serena, Hospice “Madre Teresa di Calcutta” di Larino). Lo rende noto un comunicato diffuso oggi, definendo “positivo” il riscontro sul territorio delle attività promosse per “intercettare la povertà sanitaria del Basso Molise e offrire proposte e progetti per contrastare e migliorare le situazioni più critiche e difficili esistenti in un contesto di rete e collaborazione”. Un impegno condiviso, ha spiegato Giovanni Fabrizio, direttore della Pastorale della salute diocesana, per rispondere alla “mission” affidata dal vescovo De Luca e dal responsabile dell’Area sviluppo umano integrale della diocesi, don Antonio Giannone. Tra le iniziative la giornata della vita, che si propone di proteggere e sostenere la vita dal suo concepimento al termine naturale, aiutando le mamme in difficoltà e chi soffre, alle giornate di raccolta del farmaco, al sostegno dell’alleanza scuola-famiglia con i progetti del centro di aiuto allo studio “Mano nella mano” e al concorso “Dai colore alla vita”. Spazio alla riflessione sui temi della disabilità tra le testimonianze dello sport e del lavoro, delle cure palliative, dell’ascolto di chi vive situazioni di disagio e sofferenza, evidenziando il progetto del villaggio “Laudato Si'” a Termoli, in cui le persone con disabilità, le famiglie e la comunità potranno trovare opportunità di incontro e collaborazione. E ancora: la mostra  “L’abbraccio del Pallium – la misericordia e la cura” e la preghiera di ringraziamento a Dio per i curanti; l’Armadio farmaceutico diocesano e le convenzioni con Fondazione Banco Farmaceutico e Fondazione Rava, la collaborazione la Caritas, il Corso sull’umanizzazione della cura per il personale sanitario, la promozione e partecipazione al progetto “Caregiver”.

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