Politica e società: Roma, oggi il convegno del Forum al Senato. “Sostenere le famiglie conviene”

(Foto: Forum delle associazioni familiari)

Al Senato si è tenuto il convegno “Assegno unico, fisco, politiche familiari. La politica in dialogo con la famiglia”, promosso dal Forum delle associazioni familiari, per affrontare il nodo delle politiche pubbliche a favore delle famiglie e, quindi, delle nascite. In effetti, ricorda il Forum, “le politiche familiari del nostro Paese sono rimaste per decenni sostanzialmente ferme, relegate in un dibattito sociale, culturale e politico il più delle volte sterile”. Negli ultimi anni, “tuttavia si registra una positiva accelerazione, con l’introduzione del Family Act all’interno del quale è stato previsto l’Assegno unico universale”. Nel corso dell’evento sono stati citati i dati riportati nel Cisf Family Report Per il Forum, “è opportuno che ci siano politiche attive per la famiglia, in termini di servizi, di sostegno economico, di pari opportunità, di equità fiscale. In particolare, proprio l’equità fiscale, secondo i carichi familiari, appare la nuova frontiera per costruire politiche familiari promozionali ed eque, in aggiunta a un più forte Assegno unico e a una maggiore offerta di servizi”. L’Assegno unico, introdotto nel 2021, appare tuttora insufficiente. “Solo il 5,5% delle giovani famiglie intervistate sostiene che la cifra sia stata molto adeguata alle proprie necessità, mentre due terzi delle famiglie si dichiarano insoddisfatte: il 41,6% la definisce ‘poco’ adeguata, e il 25,9% ‘per niente’ adeguata”. In tal senso, “l’intervento dello Stato deve sostenere le famiglie nel loro compito primario: generare relazioni di fiducia, solidarietà e cura reciproca tra i propri membri, nella coppia, tra genitori e figli, anche quando sono i genitori a diventare anziani”.
Sostenere le famiglie conviene, anche dal punto di vista economico, evidenzia il Forum, “in quanto le relazioni familiari sono un sistema efficace di solidarietà interna e di responsabilità sociale verso il bene comune. All’interno, in famiglie stabili e integre, si rilevano migliori condizioni di salute, migliori risultati nell’apprendimento, più alti livelli di soddisfazione e di felicità individuale, più stabili relazioni di cura reciproca per i propri membri fragili; all’esterno, famiglie stabili e integre generano maggiore responsabilità sociale nei propri membri, maggior impegno nel sociale e nel volontariato, maggiore partecipazione all’azione politica”.
Per Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, “se riconosciamo la centralità della famiglia non possiamo non affermare la necessità di politiche pubbliche adeguate a suo sostegno. L’universalità degli interventi è un elemento cruciale: il sostegno alle famiglie è necessario in quanto tale, va distinto dalle misure di contrasto alla povertà e non può essere legato al contratto di lavoro dei genitori. In secondo luogo, l’integrazione tra welfare statale e aziendale per la fornitura di servizi adeguati, in una collaborazione pubblico-privato, va potenziata ed estesa sempre più anche al Terzo Settore, con il coinvolgimento attivo e operativo delle famiglie stesse. Ma, prima di tutto, è importante restituire alla famiglia la centralità che merita sul piano sociale, educativo e culturale”.

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