Federazione Russa: mons. Pezzi (Mosca) su manifestazioni di domenica scorsa. Azioni “deliberatamente ingiuste e offensive” che “incitano all’odio religioso”

L’arcivescovo Paolo Pezzi, metropolita della Madre di Dio a Mosca, ha scritto al sindaco Sergei Sobyanin in relazione alle manifestazioni del Movimento di liberazione nazionale (Nod) che si sono svolte vicino alla cattedrale dell’Immacolata Concezione a Mosca domenica 11 febbraio. Da parte dei manifestanti, denuncia l’arcivescovo nella lettera, dichiarazioni e azioni “deliberatamente ingiuste e offensive nei confronti dei credenti” e che mirano “a incitare all’odio religioso e a interrompere le funzioni domenicali nella chiesa”. A preoccupare anche il fatto che “queste azioni siano avvenute con l’inerzia delle forze dell’ordine, nonostante le denunce”. Nella lettera inviata al sindaco di Mosca ieri, 13 febbraio, l’arcivescovo ha espresso l’auspicio che il governo di Mosca intervenga in simili situazioni per proteggere i cattolici di Mosca “dalla violazione del loro diritto di praticare la propria fede senza minacce alla loro sicurezza e dignità”. Il Nod è un movimento radicale ed estremista che sostiene il “ripristino della Russia entro i confini del 1945” e rivendica per Putin poteri di emergenza e repressioni tra le élite, dove secondo il movimento, si nascondono agenti stranieri. Proprio Putin oggi ha firmato la legge, approvata dalla Duma il 31 gennaio scorso, che prevede il sequestro di denaro, oggetti di valore o altri beni utilizzati o destinati per finanziare attività criminali contro la sicurezza della Federazione Russa, ivi compresa la diffusione di “notizie false” sull’esercito russo. Così la testata Novaya Gazeta Europa: “Il sequestro dei beni è una tradizione russa di lunga data”, “dall’era di Ivan il Terribile fino al periodo del regno di Stalin”.

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