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Parlamento Ue: risposta alle pressioni migratorie e revisione norme sull’asilo. Il nodo delle barriere fisiche alle frontiere esterne

La sede del Parlamento europeo a Bruxelles (foto SIR/Marco Calvarese)

“Preparazione della riunione straordinaria del Consiglio europeo del 9-10 febbraio, in particolare la necessità di sviluppare soluzioni sostenibili in materia di asilo e migrazione”: si apre con questo punto all’ordine del giorno la sessione plenaria del Parlamento europeo, convocato per oggi (alle ore 15) e domani a Bruxelles. Il dibattito avverrà tra gli eurodeputati e i rappresentanti di Consiglio e Commissione Ue. Durante il Consiglio europeo speciale a Bruxelles, i capi di Stato e di governo si concentreranno in particolare sul miglioramento della competitività dell’economia europea e, appunto, sulla politica migratoria. “In un contesto di aumento degli arrivi nell’Ue – si legge in una nota – lungo le varie rotte migratorie e di pressione sui sistemi nazionali di asilo e accoglienza, i deputati valuteranno le recenti proposte della Commissione e dei ministri della Giustizia e degli Affari interni. Le principali questioni da discutere saranno la cooperazione con i Paesi terzi e tra gli Stati membri, come accelerare il rimpatrio delle persone che non hanno i requisiti per ottenere lo status di rifugiato nell’Ue, l’uso di barriere fisiche ad alcune frontiere esterne e l’eventuale finanziamento dell’Unione per tali misure, le operazioni di ricerca e salvataggio e il ruolo di Frontex”. I deputati dovrebbero inoltre discutere la revisione delle norme comuni in materia di migrazione e asilo, “per garantire la solidarietà e un’equa condivisione delle responsabilità tra i Paesi Ue nell’affrontare l’arrivo di migranti e richiedenti asilo”.

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