Papa in R.D. Congo: incontro vittime violenza, “odio e violenza mai accettabili, non lasciatevi sedurre da persone o gruppi che incitano alla violenza in nome di Dio”

(Foto Vatican Media/SIR)

“No alla violenza, sempre e comunque, senza se e senza ma”. È questo, per il Papa, il primo passo per promuovere la pace. “Amare la propria gente non significa nutrire odio nei riguardi degli altri”, ha spiegato incontrando nella nunziatura apostolica di Kinshasa le vittime dell’Est del Paaese: “Anzi, voler bene al proprio Paese significa rifiutare di lasciarsi coinvolgere da quanti incitano a ricorrere alla forza. È un tragico inganno: l’odio e la violenza non sono mai accettabili, mai giustificabili, mai tollerabili, a maggior ragione per chi è cristiano. L’odio genera solo altro odio e la violenza altra violenza”. Un altro “no” chiaro e forte, secondo Francesco, va poi detto a chi li propaga in nome di Dio: “Cari congolesi, non lasciatevi sedurre da persone o gruppi che incitano alla violenza in suo nome. Dio è Dio della pace e non della guerra. Predicare l’odio è una bestemmia, e l’odio sempre corrode il cuore dell’uomo. Infatti, chi vive di violenza non vive mai bene: pensa di salvarsi la vita e invece viene inghiottito in un gorgo di male che, portandolo a combattere i fratelli e le sorelle con cui è cresciuto e ha vissuto per anni, lo uccide dentro”.

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