Operaio morto a Lamezia: mons. Parisi (vescovo), “in ogni luogo di lavoro va messa responsabilmente al centro la dignità della persona umana”

“La Chiesa che è in Lamezia si stringe con la preghiera ai familiari di Felice Costanzo”, l’operaio che ieri “ha perso la vita in modo tragico mentre stava lavorando” a Lamezia Terme. Lo dichiara il vescovo, mons. Serafino Parisi.
“Non dobbiamo dimenticare l’importanza che il lavoro ha nella vita di ciascuno, rappresentando non solo uno strumento per il sostentamento, ma anche un mezzo di riscatto e di affrancamento, oltre a costituire una forma, la più alta, di realizzazione personale. Per questo in ogni luogo di lavoro va messa responsabilmente al centro la dignità della persona umana per far sì che ciascuno possa sentirsi gratificato e parte attiva dello sviluppo della società”, evidenzia il presule.
“In questo tragico momento che vede la nostra comunità attonita, penso ai familiari di Felice, ai suoi amici e colleghi. Saranno tanti gli interrogativi che si stanno ponendo in queste ore ed è a loro che voglio rivolgermi: nonostante la vostra comprensibile rabbia e l’esperienza quasi inesorabile dell’impotenza, voglio invitarvi a non disperare – afferma il vescovo -. Per noi credenti Dio si manifesta come Padre amorevole ed affettuoso che non abbandona i propri figli, nemmeno quando lo scenario desolato della morte incomprensibile ed inaccettabile sembra negarne prepotentemente la presenza”. Ma, conclude mons. Parisi, “il Signore, che ben conosce il patire, non è lontano da chi soffre: Egli abita e illumina il dolore umano e darà consolazione a coloro che sono nello sconcerto e nel pianto”.

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