Ue-Balcani occidentali: “Dichiarazione di Bruxelles”, “il futuro della regione è nell’Unione europea”

(Foto Consiglio europeo)

“L’Unione europea riafferma il suo impegno pieno e inequivocabile a favore della prospettiva di adesione all’Unione europea dei Balcani occidentali e chiede l’accelerazione del processo di adesione, sulla base di riforme credibili da parte dei partner, di un’equa e rigorosa condizionalità e del principio meritocratico, nel nostro reciproco interesse”. Lo si legge nella “Dichiarazione di Bruxelles”, con la quale si è concluso ieri sera il summit Ue-Balcani occidentali. “L’Ue accoglie con favore i progressi compiuti dai partner dei Balcani occidentali nei rispettivi percorsi europei dopo il vertice Ue-Balcani occidentali di Tirana. Il futuro dei Balcani occidentali è nella nostra Unione”. L’Ue, si legge nella dichiarazione di 14 pagine, “si compiace della determinazione dei partner dei Balcani occidentali a rispettare i valori e i principi europei fondamentali e a impegnarsi a favore degli stessi, in linea con il diritto internazionale. Accoglie altresì con favore la conferma dell’impegno dei partner dei Balcani occidentali a favore del primato della democrazia, dei diritti e valori fondamentali e dello Stato di diritto”. I Ventisette sottolineano “la necessità di conseguire risultati duraturi e irreversibili per quanto riguarda le riforme in materia di Stato di diritto, funzionamento delle istituzioni democratiche, economia e riforma della pubblica amministrazione”. Evidenziano inoltre “la necessità di sforzi duraturi nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata e di un sostegno rafforzato a favore della buona governance, dei diritti umani, della parità di genere e dei diritti delle persone appartenenti a minoranze”.
La dichiarazione mette alcuni punti fermi su economia, industria, digitale, trasporti e connettività, energia e decarbonizzazione, Erasmus, sicurezza, energia. Appare inoltre un capitolo su “Migrazione irregolare e lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata”, con un punto specifico sulla “rotta balcanica”, “ancora molto attiva e vi si rileva un numero elevato di attraversamenti irregolari delle frontiere”: figura dunque l’impegno per combattere il traffico di migranti e la tratta di esseri umani, e a garantire l’accesso alla protezione internazionale delle persone che ne hanno bisogno”.
A partire dal prossimo anno, le persone provenienti dall’intera regione dei Balcani occidentali potranno viaggiare senza visto nello spazio Schengen.

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