Cop28: van der Heijden (Unicef), “positivi passi avanti, serve un aumento trasformativo dei finanziamenti per il clima”. “La Cop30 sia per i bambini”

“I negoziati sul clima della Cop28 hanno prodotto positivi passi avanti sia sull’urgente necessità di affrontare le cause alla radice del cambiamento climatico – i combustibili fossili – sia su alcuni barlumi di speranza per la realizzazione di una giustizia climatica per i bambini. Ora, per avere qualche speranza di trasformare queste parole in azioni, dobbiamo assistere a un aumento trasformativo dei finanziamenti per il clima”. Lo ha dichiarato la vicedirettrice generale dell’Unicef, Kitty van der Heijden, sottolineando che “per la prima volta, la Cop ha prestato attenzione agli impatti unici e sproporzionati dei cambiamenti climatici sulla salute e sul benessere dei bambini, proponendo un ‘dialogo tra esperti’ su questo tema da svolgersi durante il processo ufficiale della Cop il prossimo anno. Questo apre la strada a un cambiamento per i bambini che subiscono il peso del caos climatico, e l’Unicef è pronto a sostenerlo”.
“Nel frattempo, l’obiettivo globale sull’adattamento (Ggga), che mira ad aiutare i Paesi a costruire difese per resistere ai rischi climatici, è stato rafforzato per i bambini”, ha proseguito van der Heijden, secondo cui “accettando nuovi obiettivi tematici su acqua, salute e nutrizione, e facendo riferimento alla protezione sociale e all’istruzione, la Cop ha inviato un forte segnale ai ministeri competenti affinché costruiscano la resilienza climatica dei servizi di cui i bambini hanno bisogno, come le scuole, la salute, l’acqua e i servizi igienici. Ora, i finanziamenti internazionali per l’adattamento devono essere incrementati per rendere tutto ciò una realtà”. “Dove l’adattamento al clima manca o è fallito, i bambini ci rimettono enormemente”, ha ammonito la vicedirettrice generale dell’Unicef, evidenziando che “il documento Global Stocktake (Gst) ha aperto una nuova strada riconoscendo che limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi richiede una drastica riduzione delle emissioni globali di gas serra e una transizione dai combustibili fossili. Ora abbiamo urgentemente bisogno di tempistiche chiare per raggiungere questo obiettivo, coerentemente con il raggiungimento dell’azzeramento globale e con una transizione rapida, equa e attenta ai bambini”. “Un altro futuro è ancora possibile”, la convinzione di van der Heijden: “Una transizione rapida, equa e sensibile alle esigenze dei bambini offre loro la possibilità di sviluppare nuove competenze, nuovi posti di lavoro e costruire un mondo pulito, sicuro e prospero.
I bambini non vogliono e non possono aspettare che siano gli adulti ad agire, saranno loro a guidare il cambiamento e spetta agli adulti aiutarli a dotarsi delle competenze, delle risorse e delle opportunità necessarie per farlo”. Per la vicedirettrice generale dell’Unicef “è ora che i leader mondiali si assumano seriamente la responsabilità non solo di ascoltare i giovani, ma anche di agire per proteggere i bambini vulnerabili che devono affrontare il caos climatico, in particolare i minori di 10 anni”. “Esortiamo i leader mondiali – ha concluso – a lavorare affinché la Cop30 diventi una Cop per i bambini, in cui garantire il limite di 1,5 gradi di temperatura di cui la prossima generazione ha bisogno e in cui tutti i piani di mitigazione, adattamento, perdite e danni e finanziamenti per il clima abbiano al centro i bambini”.

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