Proteste in Russia: Doxa (giornale studentesco) denuncia minacce agli studenti universitari che manifestano contro l’arruolamento

“Le amministrazioni universitarie russe in tutto il Paese stanno utilizzando ogni metodo a loro disposizione, dall’esortazione al ricatto e alle minacce, per impedire agli studenti di partecipare a manifestazioni contro l’arruolamento”. Lo denuncia oggi la testata studentesca Doxa che in questi ultimi giorni sta facendo una massiccia campagna contro la decisione di Putin. Le ragioni addotte dai quadri universitari è “l’aver a cuore la sicurezza degli studenti”, scrive la rivista che domanda come si potrà esercitare la medesima cura quando “gli studenti verranno mandati in guerra come carne da cannone?”. E ancora: “Fino a quando pensate di tenere chiusi gli occhi su ciò che sta accadendo e di poter stare al sicuro perché seguite gli ordini dall’alto? Avete pensato al fatto che in un prossimo futuro potrebbe arrivare la chiamata per i vostri mariti, fratelli, padri?” Negli atenei si minaccia di “rovinare la vita agli studenti che scendono in piazza”, ma ciò è cinico e meschino, perché “niente rovina la vita più della guerra e della morte”. Gli studenti invitano i quadri accademici a “non seguire con zelo gli ordini dei ministeri” e a non ostacolare chi desidera protestare. Perché “la cosa più importante che puoi portare con te nel futuro è la sicurezza di non aver contribuito alla morte di centinaia di migliaia di coscritti russi”. Doxa, come tutti gli altri media indipendenti, ha prodotto una serie di materiali, che costantemente aggiorna, per aiutare le persone a non arruolarsi per la guerra in Ucraina.

 

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