Omicidio a Marsala: don Fiorino (opera G. Di Leo), “nessun essere umano deve essere ucciso”

“Nessun essere umano, chiunque esso sia e con la sua relativa storia di luci ombre, deve essere ucciso. A Dio, fonte di vita e di giustizia, dovrà rispondere l’autore (o gli autori/mandanti) di tale crimine disumano”. Lo ha detto don Francesco Fiorino, direttore dell’Opera di religione “Monsignor Gioacchino Di Leo” dopo che a Marsala, ieri, è stato ucciso Antonino Titone, 60 anni. “Perché si continuano a commettere gesti omicidi e di odio?”, s’interroga don Fiorino: “Chi e cosa manca, nella nostra comunità marsalese, per continuare ad assistere ad atti così sanguinosi ed efferati? Innanzitutto mancano genitori e adulti che educhino al rispetto della vita e alla socialità armonica e accogliente. Mancano le iniziative appropriate delle istituzioni (Comune, Forze dell’ordine, volontari) nelle periferie e nei quartieri più a rischio”. Per don Fiorino, le cui parole sono riportate dal sito della diocesi di Mazara del Vallo, “manca l’accompagnamento creativo dei giovani, che sono sempre più vittime di spaccio di droghe, dei ‘cattivi maestri’, della noia e del disimpegno, del vuoto dei valori fondamentali (solidarietà, giustizia, fede, speranza, relazioni costruttive). Manca la collaborazione vera e concreta tra le Istituzioni civili e religiose”. Don Fiorino però è certo che “non tutto è perduto, possiamo riprendere un cammino di conversione e di risanamento culturale, sociale ed etico”. Da qui l’invito a collaborare con lui, chiamando al 3939114018.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia