Dialogo: comunità Ahmadiyya, Imam Wasih Tariq “grande soddisfazione per incontro con Papa Francesco”

Papa Francesco e Ataul Wasih Tariq (Foto Vatican Media)

Grande soddisfazione tra la comunità Ahmadiyya italiana per l’incontro, il primo della storia, tra suoi rappresentanti e Papa Francesco. Una delegazione di cui faceva parte l’Imam della Comunità Ahmadiyya italiana Ataul Wasih Tariq, infatti, lo scorso 5 settembre, è stata ricevuta dal Papa per un fitto incontro che ha visto il pontefice e i vari ospiti alternarsi in “uno scambio proficuo di idee e pensieri attorno alla pace e alla fraternità”. L’occasione di udienza privata, si legge in comunicato odierno della comunità Ahmadiyya, è stata la presentazione al Papa di una esperienza di condivisione islamo-giudaica in Argentina: la Fratellanza Giudeo-Musulmana che ha dato vita a varie iniziative di condivisione e dialogo nel Paese sud-americano. Presenti all’incontro avvenuto nella Biblioteca privata del Palazzo Apostolico, alcuni rappresentanti di questa realtà tra i quali Miguel Steuermann, Direttore della stazione radio ebraica latinoamericana Radio Jai, l’Imam Marwan Gill, Presidente della comunità musulmana Ahmadiyya dell’Argentina, il Rabbino ortodosso Saul Bonino della comunità Chafetz Chaim e l’Imam Ataul Wasih Tariq. Nel corso dell’udienza, si legge nel comunicato, “il Papa ha sottolineato quanto sia importante nel dialogo saper accettare la diversità e le convinzioni teologiche degli altri, ma soprattutto quanto sia fondamentale procedere mano nella mano e lavorare assieme per il miglioramento delle nostre società e per lo standard morale dell’umanità”. “È stato per noi un momento storico e al tempo stesso molto toccante, come quando ci si trova in famiglia per una ricorrenza particolare – ha dichiarato l’Imam della comunità Ahmadiyya d’Italia Ataul Wasih Tariq – un bellissimo esempio di come si possa raggiungere l’unità attraverso la diversità. In questi anni ho ascoltato molti discorsi, letto diversi scritti o Encicliche del Papa e sono rimasto sempre attratto dal suo senso del rispetto per l’altro e dal suo enorme impegno per il dialogo fra religioni così come tra fazioni politiche o sociali opposte. Sono rimasto impressionato, mentre lo ascoltavo durante l’udienza, da quella che appare come un’ossessione del pontefice verso l’odio che dilaga nel mondo così come da quanto risplendeva il suo semplice sorriso nel vedere assieme musulmani, ebrei e cristiani, a chiacchierare affabilmente”. Nel congedare la delegazione Papa Francesco ha consegnato a ciascuno dei presenti le copie autografate dell’Enciclica “Fratelli tutti”, le copie di “Ritorniamo a sognare – la strada per un futuro migliore” e alcune medagliette. Ha poi scritto una dedica sulla copia dell’Enciclica “Fratelli Tutti”, destinata al Leader della Comunità Musulmana Ahmadiyya, Califfo Hadhrat Mirza Masroor Ahmad.

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