Giornata mondiale nonni e anziani: mons. Muser (Bolzano-Bressanone), “portatori di speranza, che costruiscono case per le nuove generazioni”

Domenica 24 luglio, in prossimità della ricorrenza (26 luglio) dei santi Gioacchino e Anna, i nonni di Gesù, la Chiesa universale celebra la seconda Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. Il tema scelto quest’anno dal Papa è “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Sal 92,15) e intende sottolineare come i nonni e gli anziani siano un valore e un dono sia per la società che per le comunità ecclesiali. Nel messaggio scritto per questa Giornata, il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, rivolge a tutti i nonni e alle persone anziane un “sentito e affettuoso grazie”.
Il presule sottolinea l’importanza del raccontare, perché nonni e anziani “possono trasmettere qualcosa di molto più prezioso del denaro: avere tempo e dare tempo, raccontare le storie di famiglia, le proprie esperienze, la gioia della natura, in cui riconoscono le tracce di Dio. Possono condividere il sogno di pace e giustizia per i loro nipoti, raccontano la fede che li ha aiutati a superare le difficoltà e ad affrontare la vita”.
Mons. Muser ricorda poi che i bambini e i nonni hanno bisogno gli uni degli altri, “perché gli anziani si confrontano con la sfida di non fermarsi alle proprie esperienze, ma di impegnarsi anche nella vita dei giovani. Papa Francesco parla spesso dell’alleanza tra le generazioni, un’alleanza che fa bene a giovani e anziani”.
Il vescovo definisce nonni e anziani “portatori di speranza, che costruiscono case per le nuove generazioni. Case di vita che danno ai bambini e ai giovani una base solida in cui stabilirsi”. Da qui l’invito di mons. Muser alle persone anziane nella Giornata a loro dedicata: “Mantenete vivi il vostro esempio, il vostro racconto, la vostra esperienza di vita e di fede. Abbiamo bisogno di voi, vi apprezziamo, vi ringraziamo”.

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