Cambiamenti climatici: studio Iiph e Università Cattolica, “malattie sensibili al clima comprendono circa il 70% dei decessi globali”

“Le malattie sensibili al clima comprendono circa il 70% dei decessi globali, di cui quelle cardiovascolari costituiscono la percentuale maggiore (il 32,8%)”. È uno dei dati contenuti nel report “Il cambiamento climatico in Italia: l’impatto sulla salute umana e i processi di adattamento. Lo scenario italiano alla luce del documento Climate Change Is A Health Crisis”, realizzato dall’Italian Institute for Planetary Health (Iiph), un Istituto dal respiro internazionale, nato nel 2019 dalla collaborazione tra l’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs e l’Università Cattolica, che ha lo scopo di salvaguardare la salute dell’uomo mantenendo in buona salute anche il nostro Pianeta.
La ricerca, presentata oggi, sottolinea come l’impatto dei cambiamenti climatici sia fortemente dannoso per la salute e il benessere umano, ed evidenzia come l’Italia, nel contesto europeo, sia al momento il Paese che sta pagando il prezzo più alto come confermano, ad esempio, i dati relativi agli incendi: nel 2021, infatti, l’Italia è stato il Paese in area Ocse con il maggiore numero di incendi registrati: 1.422. Dopo la Turchia, il nostro è stato il secondo Paese per superficie bruciata con ben 159.537 ettari. Si tratta numericamente del dato più alto registrato nell’ultimo decennio. Dagli incendi alle ondate di calore, il dato non cambia. Nell’anno 2020 l’Italia ha segnato uno degli incrementi di temperatura maggiori in tutta Europa, con +1,54 °C rispetto alla media del periodo 1961-1990 e continua a surriscaldarsi più velocemente della media globale. Questi numeri, confermati anche dal dato sempre più allarmante legato alle vittime per i disastri climatici, che in Europa ha superato il numero di 650mila casi negli ultimi 50 anni, hanno spinto gli esperti della sanità a lanciare un allarme alle Istituzioni. Per Walter Ricciardi, docente d’igiene e medicina preventiva all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, “il Rapporto delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, pubblicato due mesi fa, è stato silenziato”. “In Italia non ha avuto alcun ascolto, eppure è strano, lo stiamo vedendo in questi giorni, perché il nostro è uno dei Paesi più colpiti dal cambiamento climatico e forse quello che necessita di più di interventi urgenti”.

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