Colombia: presentato rapporto Commissione verità. Al Sir le voci di vittime, “momento storico, grazie al Papa per il suo appoggio”

(Foto: Comision de la Verdad)

Molte le vittime del conflitto e gli esponenti della società civile presenti martedì 28 giugno al teatro Jorge Eliécer Gaitán, a Bogotá, in Colombia, per la presentazione del rapporto della Commissione per il chiarimento della verità (Cev), scritto per fare luce su oltre mezzo secolo di conflitto in Colombia. Il Sir ne ha interpellato alcuni.
Luz Marina Bernal è la storica esponente delle madri di Soacha, che hanno lottato per il riconoscimento della verità sulla morte dei loro figli, “falsi positivi” (cioè uccisi perché falsamente considerati guerriglieri, perlopiù in modo consapevole): “Come mamme di Soacha ci sentiamo unite, in questo momento di presentazione del rapporto, con l’associazione italiana ‘Libera’. Continuiamo a chiedere giustizia per gli omicidi dei nostri figli, ma questo è un momento storico. Grazie alla Commissione della verità per averci ascoltato. E siamo sicuri che 6.402 casi siano un numero lontano dalla realtà. Crediamo fermamente che ci siano più di 15.000 casi di falsi positivi. Grazie padre Francisco De Roux per questa particolare enfasi sui nostri casi”. Ha detto infatti il presidente della Commissione: “Una storia come questa non può mai ripetersi. Mai più”.
Il commissario della Cev Saúl Franco afferma: “Attraverso il Sir, sono profondamente grato a Papa Francesco, la sua ispirazione ci ha incoraggiato a superare molte difficoltà della Commissione. Grazie Papa Francesco per aver pensato alla Colombia, per le benedizioni che ci sostengono nella lotta per la pace, la verità e la riconciliazione. Fortunatamente, abbiamo consegnato il rapporto in un momento politicamente favorevole nel Paese. Se dovessimo consegnarlo a un governo che si fa beffe della pace e la riduce a brandelli, saremmo davvero senza speranza”.
Leyner Palacios, anch’egli membro della Commissione, aggiunge: “Ci è rimasta una sfida. Non abbiamo potuto ascoltare tutti, speriamo che i movimenti e le istituzioni sociali, anche con la creazione del Ministero della Pace, continuino, perché dobbiamo continuare ad ascoltare”.
Iván Velásquez Gómez, giurista e membro del Tribunale permanente dei popoli (Tpp), che lo scorso anno ha tenuto una sessione sulla Colombia anticipando alcuni temi contenuti nel rapporto della Commissione, fa notare l’importanza dell’istituzione “di una Commissione internazionale o mista per fare luce sulle violazioni dei diritti umani e sulla corruzione in Colombia”, una proposta che è contenuta, in maniera simile, anche nel programma del nuovo Governo.

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