Papa Francesco: a Fafce, “impronta ecologica” non va applicata ai bambini, “dichiarare la pornografia come una minaccia per la salute pubblica”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il fatto di avere figli non deve mai essere considerato una mancanza di responsabilità nei confronti del creato o delle sue risorse naturali”. Lo ha detto il Papa, che, ricevendo in udienza i membri delle Associazioni familiari cattoliche in Europa (Fafce), ha spiegato che “il concetto di ‘impronta ecologica’ non può essere applicato ai bambini, poiché essi sono una risorsa indispensabile per il futuro. Vanno invece affrontati il consumismo e l’individualismo, guardando alle famiglie come il miglior esempio di ottimizzazione delle risorse”. “La piaga della pornografia, diffusa ormai ovunque tramite la rete, va denunciata come un attacco permanente alla dignità dell’uomo e della donna”, ha inoltre denunciato Francesco: “Si tratta non soltanto di proteggere i bambini – compito urgente delle autorità e di noi tutti –, ma anche di dichiarare la pornografia come una minaccia per la salute pubblica”. “Sarebbe una grave illusione pensare che una società in cui il consumo abnorme del sesso nella rete dilaga fra gli adulti sia poi capace di proteggere efficacemente i minori”, ha affermato il Papa, sottolineando che “le reti di famiglie, in cooperazione con la scuola e le comunità locali, sono fondamentali per prevenire e combattere questa piaga, sanando le ferite di chi è nel vortice della dipendenza”.

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