Ucraina: card. Parolin a Famiglia Cristiana, “non solo ritengo la tregua plausibile, ma la giudico necessaria e urgente”

“Non solo ritengo la tregua plausibile, ma la giudico necessaria e urgente. Speriamo e preghiamo che l’appello di Francesco sia ascoltato!”. In un’intervista esclusiva che Famiglia Cristiana pubblica nel numero in edicola dal 12 ottobre, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede commenta e rilancia gli ultimi accorati appelli di papa Francesco sulla guerra in Ucraina. “Solo ‘schemi di pace’ – argomenta il Segretario di Stato – possono garantire un futuro all’umanità. Se prevalgono gli interessi di parte, la violenza, la prevaricazione, le colonizzazioni economiche e ideologiche, la legge del più forte – cioè gli ‘schemi di guerra’ – siamo destinati a non avere un futuro”. “La pace si costruisce sulla giustizia e sul diritto”, precisa ancora il cardinale. “Non c’è pace senza giustizia, ma non c’è giustizia senza perdono, come ci ricordava san Giovanni Paolo II all’inizio di questo nuovo millennio. Ed è altrettanto vero che il perdono richiede la conversione, ossia un cambio di atteggiamento che si rispecchi nelle azioni. Non sono in grado di dirle quale pace sia possibile. So soltanto che senza passi concreti da parte di tutti rischiamo di precipitare in una spirale senza ritorno, dalle conseguenze catastrofiche”. “La tregua, far cessare il crepitare delle armi, i bombardamenti, le distruzioni, è un primo passo necessario”, puntualizza il Segretario di Stato della Santa Sede. “Tale passo, però, deve essere anche accompagnato e favorito da gesti non di minaccia, ma di fiducia e di buona volontà, che creino le condizioni per il dialogo e aprano la strada a negoziati”.

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