Mozambico: Save the Children, “migliaia di bambini in condizioni difficilissime a causa del conflitto”

“Mentre i leader della Sadc oggi valutano la triste situazione a Cabo Delgado e decidono sui possibili interventi, li invitiamo a garantire che ogni risposta tenga conto dei bisogni immediati e della sicurezza dei bambini, che vengono presi di mira in questo conflitto. Vengono uccisi e rapiti, perdono le loro case e la protezione di cui hanno bisogno. I bambini devono essere al centro di qualsiasi risposta a Cabo Delgado. Devono essere protetti”. Così Chance Briggs, direttore di Save the Children in Mozambico, in occasione del vertice straordinario della Comunità per lo sviluppo dell’Africa meridionale (Sadc), i cui leader si riuniscono oggi per discutere le misure per contrastare il terrorismo in Mozambico. “Tutte le parti coinvolte nel conflitto devono garantire che i bambini non siano mai bersagli. Devono rispettare le leggi internazionali sui diritti umani e intraprendere tutte le azioni necessarie per ridurre al minimo i danni accidentali ai civili. Centinaia di migliaia di bambini e le loro famiglie – oltre un terzo della popolazione della provincia – sono ora sfollati a Cabo Delgado. Ci sono 772mila sfollati, compresi i bambini. In troppi casi, vivono in condizioni squallide”, ha proseguito Briggs.
Secondo l’ong, mancano “beni essenziali, come cibo e acqua pulita, riparo e assistenza sanitaria, e anche supporto psicosociale”. Le organizzazioni umanitarie sono impegnate a fornire supporto ai piccoli sfollati e alle loro famiglie nei campi temporanei e nelle comunità ospitanti, lavorando duramente per soddisfare i bisogni essenziali dei minori e delle loro famiglie. “Ma le risorse non sono sufficienti – spiega ancora Chance Briggs – . Con il piano di risposta umanitaria del Mozambico finanziato solo all’1%, rimane un enorme gap di 250 milioni di dollari che deve essere urgentemente colmato”. La richiesta ai governi donatori è quella di “intensificare i loro impegni di finanziamento per sostenere pienamente la risposta umanitaria a Cabo Delgado e per garantire, in particolare, che le esigenze di protezione dei bambini, come il supporto per la salute mentale, la ricerca dei dispersi e gli interventi di ricongiungimento familiare, siano coperte”.

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