Coronavirus Covid-9: Campagna Caritas-Focsiv, “la pandemia ha incrementato le diseguaglianze tra Paesi. Vaccini per molti ma non per tutti”

“La pandemia ha incrementato le diseguaglianze tra i Paesi. Ad iniziare dalla diffusione dei vaccini per il Covid-19, che sono per molti ma non per tutti”. Lo afferma oggi una nota di Caritas italiana e Focsiv, nell’ambito della Campagna “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Nei Paesi impoveriti, ad esempio, pesa l’inadeguatezza dei sistemi sanitari nazionali “che rende difficile la distribuzione e somministrazione della vaccinazione sul campo, nei tanti villaggi e piccole città disperse in vasti territori, dove sono assenti medici e personale infermieristico”. Ma anche “l’insufficiente disponibilità di celle frigorifere per l’immagazzinamento, conservazione e distribuzione, che in alcuni casi è inesistente”. In Guinea, Liberia e Sierra Leone – tre degli Stati  più colpiti dall’emergenza Ebola – la densità dei medici è di 4,5 ogni 100mila abitanti, mentre la media italiana è di circa 376 medici ogni 100mila abitanti. “Altra disuguaglianza – ricordano – è la diversa capacità produttiva di medicinali e di attrezzature medicali”, visto che nei Paesi impoveriti non esiste “industrializzazione del settore sanitario e tutto dipende da costose importazioni dall’estero e dall’aiuto dei Paesi più ricchi”. La poca capacità produttiva locale è dovuta alla “progressiva concentrazione della ricerca e dello sviluppo dei beni per la salute in grandi imprese oligopolistiche” come la cosiddetta “Big Pharma”, ossia le grandi multinazionali “che in questi anni hanno acquisito le aziende del farmaco di diversi Paesi, accentrando il potere tecnico, produttivo, finanziario e decisionale”. “Oggi gli Stati devono trattare con loro per avere accesso al vaccino – osservano -, in parte finanziandole con denaro pubblico. L’egemonia di questo colosso farmaceutico è ancora più evidente con la corsa dei governi nazionali a concorrere tra di loro per ottenere sia i migliori contratti che i vaccini al minor prezzo”. In questo modo i Paesi impoveriti si dividono e si indeboliscono “mentre cresce il potere di Big Pharma”. Tra le altre diseguaglianze la “difficoltà di ottenere le licenze di produzione per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini”. Tante le iniziative in quest’ambito per sensibilizzare l’Italia, l’Unione europea e l’Organizzazione mondiale del commercio affinché gli Stati “possano produrre direttamente i vaccini, farmaci salva-vita, come farmaci generici, scavalcando così l’esclusività dei brevetti”. Approfondimenti sul sito della Campagna: www.insiemepergliultimi.it.

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