Migrazioni: situazione esplosiva tra Polonia e Bielorussia. Mons. Gadecki invita a una raccolta di fondi per i rifugiati

“Indipendentemente dalle circostanze dell’arrivo dei migranti, sicuramente essi hanno bisogno di un nostro sostegno spirituale e materiale”, ha scritto il presidente dei vescovi polacchi mons. Stanislaw Gadecki rivolgendosi stamattina a tutti i fedeli, in considerazione di una “situazione particolarmente grave alla frontiera tra la Polonia e la Bielorussia”. Il presule ha ricordato che “sin dall’inizio della crisi migratoria, la Chiesa polacca, nella misura del possibile, cerca di prestare aiuto alle persone in arrivo” e, osservando che “i bisogni, tuttavia, sono molto maggiori”, ha invitato i fedeli a partecipare domenica 21 novembre alla raccolta fondi per i bisognosi dalla Bielorussia, organizzata al termine di ciascuna delle celebrazioni religiose in tutte le chiese polacche. Secondo le ultime notizie, l’esercito polacco ha schierato al confine con la Bielorussia ben 12mila soldati, rinforzando in quel modo i contingenti della polizia e della Guardia di frontiera, già operativi sul posto. Le notizie non confermate dell’ultima ora riferiscono che le forze dell’ordine polacche avrebbero usato dei gas per dissuadere alcune centinaia di migranti, nella maggior parte provenienti dal Medio Oriente, dall’Iraq e dall’Afganistan, a superare la recinzione di filo spinato che da oltre un mese è stata eretta lungo la frontiera bielorussa. Secondo il ministro della difesa polacco Mariusz Blaszczak i migranti, fra i quali ci sono anche numerose donne e minori, verrebbero spinti verso la frontiera con la Polonia dalle guardie bielorusse armate. Svjatlána Cichanóŭskaja, la dissidente bielorussa e leader dell’opposizione al potere di Aljaksandr Lukašėnko, rilevando la responsabilità dell’attuale presidente bielorusso per gli “attacchi ibridi alla Polonia e alla Lituania”, ha chiesto un celere intervento dell’Ue e del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Intanto, dal quartier generale della Nato è arrivata la condanna “dell’utilizzo dei migrati per gli attacchi ibridi” da parte delle autorità della Bielorussia, mentre la Commissione europea esprime la preoccupazione per “i tentativi di destabilizzare l’Unione” da parte del regime di Lukašėnko.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia