Diocesi: mons. Spinillo (Aversa), “il Signore ci chiama alla vocazione di sviluppare il bene”

La festa del battesimo del Signore chiude il ciclo della manifestazione del figlio di Dio a tutta quanta l’umanità. “È significativo che tutti e quattro i Vangeli, all’inizio della vita pubblica di Gesù, riportino il momento del battesimo di Gesù al fiume Giordano”: è quanto osserva mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, nell’ultima delle riflessioni sul Vangelo, durante il tempo dell’Avvento prima e del Natale poi.
“Il battesimo del Signore rappresenta il desiderio dell’umanità di essere purificata, di liberarsi dall’ossessione del possesso e dell’egoismo”, dice il presule. Un desiderio, aggiunge il vescovo di Aversa, che Giovanni “eleva verso la fedeltà a Dio, invitando ciascuno ad essere fedele alla vocazione cui il Signore ci chiama: poter sviluppare il bene”. Nell’unione con Gesù, quindi, cammineremo come “immersi nella sua presenza, nella luce del Vangelo e nella grazia di essere figli di Dio. Così, saremo liberi da ogni peccato”.

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