Scuola: Pallottino (Caritas Italiana), “con la pandemia tornati a livelli di 40 anni fa. Nessuno rimanga indietro”

“Il Covid-19 ci ha fatto tornare indietro di 40 anni nei livelli di scolarizzazione e alfabetizzazione. L’emergenza da affrontare ora è di non lasciare indietro nessuno e fare in modo che chi è uscito dai percorsi educativi possa rientrare”. A lanciare l’allarme al Sir è Massimo Pallottino, responsabile dell’Ufficio Asia e Oceania di Caritas Italiana, approfondendo il tema di questo mese – l’educazione – nell’ambito della Campagna congiunta Caritas Italiana e Focsiv  “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, che confluisce nel sito web www.insiemepergliultimi.it. “Altrimenti  – prosegue Pallottino – saremo costretti ad affrontare, come società, un grosso problema di mobilità verticale: chi non va a scuola avrà lavori scarsamente qualificati e guadagnerà poco, ossia rimarrà al livello più basso della scala sociale. L’impatto, come sempre, sarà sui più deboli e accentuerà le disuguaglianze. Siamo molto preoccupati per le famiglie più fragili e per i più vulnerabili”. L’auspicio, per quanto riguarda l’Italia e l’imminente riapertura delle scuole il 14 settembre, “è che tutti facciano il loro dovere, insegnanti e istituzioni, perché nessuno studente o studentessa rimanga indietro”. Caritas e Focsiv hanno lanciato l’8 luglio una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per finanziare 66 progetti in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina ed aiutare le comunità locali ad arginare gli effetti della pandemia. Finora, nonostante la pausa estiva, sono stati raccolti circa 50-60.000 euro. Nei prossimi mesi si punterà ad un maggior coinvolgimento di diocesi e territori.

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