Cottolengo: Biella, domani una messa per i cento anni dell’arrivo delle suore

La Piccola Casa della Divina Provvidenza, domani, domenica 20 settembre, ricorda i cento anni dell’arrivo delle suore del Cottolengo a Biella. Alle 10, presso la chiesa del Cottolengo di Biella (via Carlo Mino 2), si terrà la celebrazione eucaristica concelebrata da mons. Roberto Farinella, vescovo di Biella, e dal padre generale della Piccola Casa, don Carmine Arice. Saranno presenti la madre generale delle suore, Elda Pezzuto, il superiore dei fratelli cottolenghini, Giuseppe Visconti e, in ottemperanza alle norme anticontagio, un numero ristretto di rappresentanti della comunità cottolenghina biellese. Le prime suore del Cottolengo arrivarono presso l’Ospedaletto di via Orfanotrofio a Biella il 19 settembre 1920, l’anno dell’incoronazione della Madonna di Oropa, inviate dall’allora padre generale della Piccola Casa, Giovanni Battista Ribero. Le suore cottolenghine, allora conosciute come “vincenzine”, da san Vincenzo de’ Paoli, entrarono nell’Ospedaletto portando, come ricordano le cronache dell’epoca, “un fresco soffio di primavera dentro quelle mura”. L’anno dopo i ricoverati da 24 salirono a 40, quanti ne poteva contenere la struttura. Nel 1923 fu demolito il vecchio edificio per una nuova costruzione, inaugurata l’anno seguente e nel 1925 le persone bisognose e abbandonate, curate dalle suore, erano un centinaio. Fu anche eretta una cappella perché il santo Cottolengo era convinto che una Piccola Casa senza Dio non era neppure immaginabile. Di fronte alle richieste di ospitalità sempre più numerose, l’ospedale divenne insufficiente. Così il padre filippino don Carlo Mino, insieme alle suore e grazie ad alcuni benefattori, iniziò a costruire l’opera al confine di Biella verso Gaglianico, che fino agli anni Settanta vide numerosi ampliamenti con la realizzazione della chiesa centrale, dedicata alla Madonna di Oropa e al Cottolengo, consacrata il 5 ottobre 1944 dal vescovo Carlo Rossi. Fin dall’inizio a fianco delle religiose hanno prestato la loro opera numerosi volontari che hanno collaborato per garantire un servizio assistenziale ed educativo di qualità alle persone anziane e con disabilità ospitate nella casa. La congregazione delle suore del Cottolengo – si ricorda in una nota – è stata fondata da san Giuseppe Benedetto Cottolengo nel 1830 per testimoniare al mondo l’amore di Dio Padre buono e provvidente mediante la lode perenne a Dio e il servizio di carità ai fratelli più bisognosi. Il profondo desiderio del primato di Dio e la ricerca esclusiva della sua gloria, portarono il Cottolengo a fondare anche monasteri di vita contemplativa, fra cui uno nella realtà cottolenghina di Biella, il monastero Janua Coeli.

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