Coronavirus Covid-19: Oxfam, in Toscana oltre un giovane su 10 a rischio esclusione. Da marzo raggiunte 7mila persone

Quasi 7mila tra studenti, insegnanti, medici, infermieri, cittadini stranieri e migranti raggiunti dallo scorso marzo. È la risposta messa in campo da Oxfam in Toscana non solo per contenere l’emergenza sanitaria, ma soprattutto per fornire un aiuto concreto alle famiglie italiane e straniere, che rischiano di restare ai margini a causa della crisi economica generata dal lockdown. Decine di migliaia di persone, oggi più che mai, rischiano di finire in povertà nei territori più difficili della regione a causa della perdita di lavoro (meno 53mila occupati a maggio), mentre i ragazzi potrebbero abbandonare la scuola per mancanza di sostegno e mezzi.
“Grazie alla solidarietà di tanti cittadini e istituzioni”, ha detto Alessandro Bechini, responsabile dei programmi in Italia di Oxfam, è stato possibile “sostenere il lavoro di medici e infermieri del Careggi, con oltre 12mila mascherine e dispositivi di sicurezza; fornire informazioni sanitarie sulle disposizioni del Governo a migliaia di cittadini stranieri”; “aiutare i migranti che accogliamo nei nostri centri a comprendere e affrontare l’emergenza; sostenere scuole, studenti e insegnanti a gestire la sfida inedita della didattica a distanza. Un lavoro che abbiamo svolto in rete con tanti soggetti del territorio, che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi, soprattutto in vista della riapertura delle scuole a settembre”. Già prima della pandemia, prosegue, “il tasso di abbandono scolastico, che per molti ragazzi può essere l’anticamera dell’esclusione sociale, era in media ancora del 10%, con livelli più alti nelle periferie e nei quartieri, dove ci sono meno servizi per giovani e famiglie”. Di qui l’impegno per arginare il fenomeno attraverso attività gratuite, per ragazzi italiani e stranieri, a Prato, Firenze, Empoli, Campi Bisenzio.

 

 

 

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