Turchia: Sassoli (Ue) ricorda il musicista Gökcek morto dopo 323 giorni di sciopero della fame contro il divieto di tenere concerti

“Mi hanno tolto il basso e per esprimermi uso il mio corpo come strumento“. Ibrahim Gökçek, bassista del Grup Yorum, band turca impegnata politicamente che si ispira agli Inti Illimani, è morto ieri dopo 323 giorni di sciopero della fame contro il divieto di tenere concerti, di cui il gruppo è stato vittima dal 2015 in Turchia, e contro le carcerazioni senza prove di alcuni suoi componenti. Questa mattina lo ricorda David Sassoli, presidente del parlamento europeo. Nella sua lettera di addio, aveva scritto: “Nelle nostre canzoni parliamo di minatori costretti a lavorare sotto terra, di lavoratori assassinati da incidenti sul lavoro, di rivoluzionari uccisi sotto tortura, di abitanti dei villaggi il cui ambiente naturale viene distrutto, di intellettuali bruciati, di case distrutte nei quartieri popolari, dell’oppressione del popolo curdo e di quelli che resistono. Parlare di tutto ciò in Turchia è considerato terrorismo”. Gökçek aveva 40 anni: il digiuno a oltranza era iniziato un anno fa insieme a Helin Bölek morta il 3 aprile a Istanbul. La protesta chiedeva la scarcerazione di tutti i membri del gruppo arrestati e la cancellazione del divieto di esibizione. Martedì 5 maggio il tribunale di Istanbul aveva accolto la richiesta del gruppo di poter tornare ad esibirsi.

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