Coronavirus Covid-19: Vacchina (Forma), “dimenticata la formazione professionale, servono meno 12 milioni di euro”

“Dai decreti finora emanati sono rimasti fuori i 170mila ragazzi iscritti ai percorsi ordinamentali dell’Istruzione e formazione professionale (Iepf), dell’Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) e degli Istituti tecnici superiori (Its) che non hanno avuto garantiti gli stessi diritti degli altri studenti”. Ad affermarlo è Paola Vacchina, presidente nazionale di Forma, l’associazione che rappresenta gli enti di formazione professionale, e consigliera del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel). “Abbiamo chiesto al Governo di sostenerci con risorse economiche dedicate all’acquisto di dispositivi per la formazione a distanza e permettere a tutti di proseguire il proprio percorso di studio”, spiega Vacchina, sottolineando che “i nostri ragazzi vengono da esperienze difficili, spesso di disagio o di esclusione, ed è fondamentale riuscire a garantire la nostra presenza per il loro inserimento nella società e nel mondo del lavoro, soprattutto in questo periodo”.
Secondo la presidente di Forma, “per garantire la continuità didattica servirebbero meno di 12 milioni di euro”. “Altre richieste, fondamentali per salvaguardare l’anno formativo, come è stato fatto per l’anno scolastico, non comportano oneri economici”, prosegue Vacchina, evidenziando che “le nostre istanze sono già state portate all’attenzione di Governo e Parlamento e sono entrate a far parte di emendamenti e ordini del giorno di molte forze politiche”. “Adesso, si passi dalle parole ai fatti dando concreta attuazione a questi interventi per i giovani, spesso fragili ed esposti al rischio dispersione scolastica”, conclude.

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