Coronavirus Covid-19: la comunicazione della Chiesa all’epoca della pandemia al centro di una sessione del 4° Festival di Parole O’Stili

“Si è ciò che si comunica” è il tema del 4° Festival della comunicazione non ostile, iniziato oggi online con diretta streaming. “La pandemia ci ha costretti a rimodulare la proposta perché il Covid divenisse centrale nell’analisi su politica, educazione, sport, social media – racconta al Sir Rosy Russo, ideatrice e presidente dell’associazione Parole O’Stili –. In questo periodo, un punto di riferimento, per credenti e non, è stato Papa Francesco, i cui gesti e parole hanno avuto forte impatto anche a livello comunicativo”. Domani alle 10.30 è in programma una sessione su “La comunicazione della Chiesa ai tempi del Covid-19”. Il dibattito, moderato dalla giornalista e presidente dell’Ucsi Vania De Luca, prevede gli interventi di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti, che da sociologi inquadreranno il contesto culturale ed ecclesiale. Il direttore di Avvenire Marco Tarquinio parlerà della “fame di notizie e ricerca di pozzi di acqua potabile nell’informazione in questo tempo”, illustra Russo. Due esperienze verranno riportate da don Alberto Rava, giovane sacerdote di Busto Arsizio (Va) che durante la quarantena ha diffuso su Youtube video su fede e preghiera da mezzo milione di visualizzazioni, e don Dino Pirri, parroco a Grottammare (Ap) e molto attivo sui social. “Alla Chiesa non mancano i contenuti, migliori di quelli di Nike, Netflix e altri brand che vanno per la maggiore. Spesso però abbiamo problemi nelle scelte di comunicazione. È necessario valorizzare la ricchezza di parole e immagini del messaggio evangelico, per rispondere alle domande di senso delle persone, sempre più incalzanti in questo tempo”, conclude la presidente di Parole O’Stili.

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