Supplica Madonna Pompei: card. Sepe, “siamo parte di una sfida epocale contro lo sconvolgimento sociale prodotto dal coronavirus”

“Pompei è la casa di Maria”. E “la casa di Maria è casa di Cristo, perché nella casa di Maria si parla di Cristo. E la parola qui, in questo santuario, non è altro che preghiera. Così come la fede, che qui, ha per linguaggio le opere e per materia prima la carità, che ha portato il beato Bartolo Longo, un laico, a sfidare le epidemie del suo tempo”. Lo ha detto oggi il card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza episcopale campana, nella celebrazione eucaristica, che precede la supplica alla Madonna di Pompei, nel santuario mariano. Il porporato ha, quindi, parlato dell’attuale emergenza sanitaria: “La pandemia è un nemico reale e spietato che ha colpito tra i più indifesi, seminando lutti in tutto il mondo e falcidiando in particolare la generazione degli anziani, portandosi cosi via un insostituibile patrimonio di esperienza e di memorie. E con gli anziani, una lunga scia di medici e operatori sanitari, uomini e donne di prima linea che, con vero eroismo fino al sacrificio della loro vita, si sono presi cura dei contagiati. Ma come non ricordare i nostri sacerdoti, testimoni di una chiesa che può assoggettarsi a una distanza tecnica, ma che fa della affettiva vicinanza il principale segno della sua capacità di amare”.
In questo tempo di emergenza, ha osservato l’arcivescovo, “abbiamo bisogno di ritrovare più a fondo noi stessi. Ci siamo scoperti fragili e abbiamo visto cadere dalle nostre mani le armi fasulle delle nostre illusioni, quelle affilate dal nostro orgoglio e dalla nostra superbia”.
Di fronte a questa “nuova e più impegnativa sfida”, “abbiamo bisogno di armi vere e, soprattutto, delle armi giuste, perché se il nemico del momento è invisibile, ciò che ci aspetta è invece una battaglia a viso aperto, senza tatticismi e infingimenti. Il coronavirus ha condotto e continua a condurre la sua tragica battaglia puntando al bersaglio grosso non solo della vita, ma di uno sconvolgimento sociale che può portare al caos più totale. A noi è chiesto, più che mai, di essere parte di questa sfida epocale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia