Editoria: vescovi pugliesi, “non chiudere la Gazzetta del Mezzogiorno, autorevole voce del Sud Italia”

I vescovi delle diocesi pugliesi esprimono la “propria preoccupazione per la situazione critica che sta vivendo la storica testata de La Gazzetta del Mezzogiorno”; allo stesso tempo manifestano “solidarietà ai suoi giornalisti e lavoratori, che vedono messo a rischio il loro impegno professionale, portato avanti negli ultimi tempi con particolare spirito di abnegazione e sacrificio”.
I presuli, si legge in una nota, guardano a La Gazzetta come “ad un’autorevole voce del meridione d’Italia”: “Con la sua chiusura verrebbe a mancare, in modo particolare per la Puglia e la Basilicata, una testata giornalistica significativa che fornisce informazione e dà espressione alla cultura e all’analisi sociale del nostro territorio”.
Per questo, i vescovi di Puglia auspicano che “si giunga quanto prima ad una soluzione che non solo salvaguardi i numerosi posti di lavoro messi a repentaglio dalla chiusura della testata, ma che essa possa continuare ad assicurare un servizio alla società civile del Mezzogiorno e dell’intero Paese”. Auspicano altresì che “le forze politiche ed economiche del nostro territorio possano farsi carico del suo rilancio, perché investire in cultura è quanto mai necessario per la nostra terra”.
“Nel momento storico attuale va riconosciuto a La Gazzetta e a tutti gli operatori della comunicazione il merito di aver svolto un prezioso servizio alla collettività, attraverso un’informazione corretta e affidabile che ha aiutato i lettori a comprendere la delicatezza del tempo presente”, evidenziano i vescovi pugliesi, ricordando che lo stesso Papa Francesco, il 6 maggio scorso, ha invitato alla preghiera per tutti coloro che si occupano dell’informazione, dicendo: “Preghiamo per gli uomini e le donne che lavorano nei mezzi di comunicazione… Che il Signore li aiuti in questo lavoro di trasmissione, sempre, della verità”. “Alla nostra solidarietà si unisce perciò anche la preghiera per queste nobili finalità”, concludono.

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