Notizie Sir del giorno: Papa Francesco, padre Maccalli, anniversario terremoto L’Aquila, Terra Santa, guerra in Siria, violenza donne, coronavirus

Papa Francesco: un fondo di emergenza di 750mila dollari per i Paesi di missione colpiti dalla pandemia. Card. Krajewski chiede ai membri della Cappella Papale un’offerta “per partecipare alle sofferenze di quanti sono nella prova”

Un fondo di emergenza per le terre di missione colpite dalla pandemia di Coronavirus. Ad istituirlo, con un contributo iniziale di 750mila dollari, è il Papa, attraverso le Pontificie Opere Missionarie. Gli enti della Chiesa che sono in grado e desiderano aiutare, è l’intenzione di Francesco, sono sollecitati a contribuire a questo fondo attraverso le Pontificie Opere Missionarie in ogni Paese, che sono il canale ufficiale di sostegno al Papa per più di 1.110 diocesi, soprattutto in Asia, Africa, Oceania e parte della regione amazzonica. (clicca qui)
Un invito alla solidarietà, tramite un’offerta per l’emergenza sanitaria in atto. A chiederla a cardinali, arcivescovi, vescovi e prelati che compongono la Cappella Papale è il card. Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico del Santo Padre. L’obiettivo è partecipare così “alle sofferenze di quanti sono nella prova”. “Il Santo Padre deciderà poi la destinazione dell’elemosina raccolta per l’emergenza sanitaria”, precisa Krajewski. (clicca qui)

Padre Maccalli: è vivo il missionario rapito in Niger nel 2018. A dimostrarlo è un filmato. Padre Porcellato (superiore generale Sma), “una grande gioia”

Padre Pier Luigi Maccalli, il missionario della Società Missioni Africane (Sma) rapito in Niger da un gruppo jihadista nel 2018 è vivo. A dimostrarlo è un filmato di 24 secondi giunto alla redazione di Avvenire: sarebbe stato girato nel nord del Mali pochi giorni fa. Insieme al missionario un altro italiano, Nicola Chiacchio, rapito probabilmente in Mali alcuni anni fa, mentre viaggiava come turista. “Mi chiamo Pier Luigi Maccalli, di nazionalità italiana, oggi è il 24 marzo. Mi chiamo Nicola Chiacchio”, questo dicono i due ostaggi, seduti uno di fianco all’altro. Maccalli è a sinistra con gli occhiali scuri, la barba bianca e folta e un vestito tradizionale.  (clicca qui)
“È una bella notizia che dà gioia alla famiglia, a noi suoi confratelli, alla Chiesa in Niger, a tutti. Sono diciotto mesi che l’hanno rapito e il video ci dà una prova che è in vita. E poi ci dà speranza: circa un mese fa hanno liberato Luca Tacchetto, ora speriamo che sia la volta di padre Pier Luigi. Questa bella notizia, inoltre, ci giunge nella Settimana Santa e in un tempo in cui siamo tutti un po’ depressi per il coronavirus”, dice al Sir padre Antonio Porcellato, superiore generale della Società delle Missioni Africane (Sma), a cui appartiene padre Maccalli. (clicca qui)

Terremoto L’Aquila: Mattarella, “ricostruzione resta una priorità”. Sassoli, “dalle difficoltà potremo uscire soltanto insieme”

“La ricostruzione de L’Aquila resta una priorità e un impegno inderogabile per la Repubblica. I cittadini hanno diritto al compimento delle opere in cantiere, al ritorno completo e libero della vita di comunità, alla piena rinascita della loro città”. Lo afferma il presiedente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’11° anniversario del “terribile terremoto” de L’Aquila che “portò morte e devastazioni, gettò numerose famiglie nella sofferenza e talvolta nella disperazione, rese inaccessibili abitazioni, edifici, strade, costringendo a un percorso fortemente impegnativo, prima di sopravvivenza, poi di ricostruzione”. (clicca qui)
“A 11 anni da quella terribile notte, in questo tempo così duro, voglio condividere con i cittadini aquilani e abruzzesi la solidarietà del Parlamento europeo”, afferma il suo presidente, David Sassoli, per il quale “dalle difficoltà potremo uscirne soltanto insieme. La vostra tenacia e perseveranza nell’opera di ricostruzione, non deve fermarsi ed è di esempio per trovare lo spirito giusto nell’affrontare le terribili sfide che abbiamo di fronte a noi”. (clicca qui)

Pasqua 2020: p. Patton (custode), festività a “porte chiuse” ma con il Sepolcro sempre vuoto. “Non fermiamoci al Venerdì Santo”

“Stiamo constatando la nostra intrinseca umana fragilità. Le persone che vivono la sofferenza e la malattia, stanno facendo esperienza sulla loro pelle di questa fragilità. E come facciamo l’esperienza di affidarci ai medici, facciamo anche l’esperienza di affidarci nelle mani di Cristo Risorto”. L’esortazione è del custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, che in un’intervista al Sir, parla della Pasqua imminente. A causa del Coronavirus quest’anno le celebrazioni saranno a “basilica chiusa”, senza il concorso né di fedeli né di pellegrini, peraltro impossibilitati a viaggiare per le rigide restrizioni imposte da tutti i Paesi. (clicca qui)

Settimana Santa: card. Zenari (nunzio), “in Siria la Passione di Cristo si prolunga nella gente stremata, ma non dobbiamo abbatterci”

“Cerchiamo di andare all’essenza della Pasqua, alla passione, alla morte e alla Resurrezione di Cristo, guardandola da un’altra angolatura, quella della passione che si prolunga in questa povera gente stremata da 9 anni di guerra, preoccupata e in ansia per questo ulteriore nemico invisibile che è il Coronavirus”. All’inizio della Settimana Santa, sono tutte rivolte alla Siria e ai siriani le parole del card. Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria. “La Pasqua è la vittoria di Cristo sulla morte e la Siria è anche la terra di San Paolo che ci insegna a sperare contro ogni speranza”, quindi afferma il nunzio Zenari, “non dobbiamo abbatterci”. (clicca qui)

Consiglio d’Europa: violenza sulle donne e domestica, “problemi persistenti”

Se ne parla tanto ma bisogna fare di più: questo dice oggi un nuovo rapporto del gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sull’azione contro la violenza sulle donne e la violenza domestica (Grevio) che monitora l’attuazione della “Convenzione di Istanbul”. È vero che molti Paesi hanno introdotto “standard legislativi e politici più elevati” a livello nazionale, espandendo le norme a contrasto della violenza sulle donne in linea con le disposizioni della Convenzione e adottando i piani d’azione richiesti. Alcuni Stati hanno lavorato anche nel senso di una trasversalità degli interventi. Eppure restano da affrontare “problemi persistenti” come la scarsità dei servizi di supporto specialistico per le vittime di violenza contro le donne e il loro finanziamento “estremamente volatile”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Ecuador, a Guayaquil cadaveri bruciati nelle strade e ospedali pieni di malati e morti. Gallego (Hogar de Cristo), “situazione fuori controllo”

Appare completamente fuori controllo la gestione del Covid-19 a Guayaquil, metropoli dell’Ecuador, dove si concentra circa il 70% dei 3.646 e dei 180 decessi “ufficiali” registrati finora nel Paese. Circolano sui social immagini e video di cadaveri che vengono bruciati nelle strade. “Il problema è sfuggito di mano – dice al Sir da Guayaquil Anastasio Gallego, operatore dell’Hogar de Cristo –. Quanto la situazione stia peggiorando è difficile da dire, perché le cifre in realtà non sono affidabili. Ci sono tanti problemi: quando l’epidemia ha avuto origine non c’era un grande numero di tamponi a disposizione, poi si è diffusa l’idea che i cadaveri non potevano essere sepolti immediatamente. Così, si è creato un grande accumulo di cadaveri insepolti negli ospedali”. (clicca qui)

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