Coronavirus Covid-19: Caritas Baby Hospital (Betlemme), una linea telefonica per le famiglie dei piccoli ammalati

Il Caritas Baby Hospital di Betlemme ha attivato una linea telefonica per fornire consulenza alle famiglie dei piccoli ammalati. Un’offerta promossa dalla Direzione ospedaliera per venire incontro alla popolazione della Cisgiordania che non può uscire di casa per il coronavirus. A darne notizia è l’Associazione “Aiuto bambini Betlemme”. “I nostri medici rispondono alle chiamate delle famiglie. Così, se un bambino ha la febbre o la tosse, riusciamo a ridurre le loro preoccupazioni in quanto il loro pensiero corre subito al coronavirus. Se la sintomatologia è poco chiara, consigliamo di rivolgersi il prima possibile a un centro sanitario nelle vicinanze. Siamo però sempre in grado di accogliere i casi urgenti, malgrado le severe misure di distanziamento sociale”, dichiara Hiyam Marzouqa, primario dell’ospedale.
In Palestina stanno aumentando i contagi da Covid-19. Il 2 aprile 2020 i casi ufficiali erano 160. Nella regione di Betlemme e in due villaggi nelle vicinanze di Gerusalemme è stato individuato il focolaio della Cisgiordania. Anche nella Striscia di Gaza è salito a dodici il numero di persone contagiate. Per contenere la diffusione del virus, il 22 marzo scorso il primo ministro palestinese ha decretato il coprifuoco in tutta la Cisgiordania. Inoltre, l’Autorità nazionale palestinese ha deciso che il poliambulatorio del Caritas Baby Hospital debba accogliere soltanto i casi urgenti. Per contrastare il diffondersi della pandemia, l’ospedale aveva già adottato delle misure nel mese di gennaio. Su incarico del ministero palestinese della Salute, dalla metà di marzo il laboratorio interno sta effettuando dei test diagnostici per Betlemme e la parte meridionale del Cisgiordania. Fino al 2 aprile erano state sottoposte a tampone 1.500 persone. L’associazione rinnova il suo appello per ogni aiuto all’ospedale pediatrico.

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