Domenica delle Palme: mons. Perego (Ferrara), “come non mai sentiamo da creature il bisogno della vicinanza di un Dio Padre e Madre”

(Foto: La Voce di Ferrara-Comacchio)

“Mai come quest’anno la Domenica delle Palme è Domenica della Passione. Mai come quest’anno la lettura della Passione e morte del Signore ci fa sentire l’umanità di Gesù, la condivisione della nostra natura umana da parte del Figlio di Dio. Come non mai sentiamo da creature il bisogno del Creatore, la vicinanza di un Dio Padre e Madre, di suo Figlio e dello Spirito”. Lo ha affermato ieri l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, nell’omelia pronunciata durante la messa per la Domenica della Palme.
Dopo essersi soffermato sui diversi protagonisti del racconto della Passione di Gesù, l’arcivescovo ha sottolineato che “in questa Domenica di Passione vogliamo avere un ricordo particolare per tutti coloro che sono malati, per i loro familiari che in alcuni casi non possono essere al loro letto a causa del male che ha colpito l’umanità”. “La loro sofferenza, la loro passione li rende ancora più vicini alla passione di Nostro Signore Gesù Cristo”, ha proseguito mons. Perego, che ha voluto dedicare “un ricordo particolare” per “i nostri giovani” con i quali “non abbiamo potuto fare, come da programma, la Veglia di preghiera in preparazione della Giornata mondiale della gioventù”. “In questi giorni abbiamo visto molti cortei funebri, padri e madri, figli, anche dei giovani morire”, ha osservato l’arcivescovo che ha richiamato le “parole profetiche” di Papa Francesco nel Messaggio per la XXXV Giornata mondiale della gioventù che ricorreva ieri. “Sono parole di grande attualità, perché pronunciate da Gesù a Nain, mentre s’imbatte in un corteo funebre che accompagna alla sepoltura un giovane, figlio unico”, ha spiegato: “Le parole di Gesù sono state parole importanti allora e lo sono anche per noi oggi: ‘Ragazzo, dico a te, alzati’ (Lc 7,14)”. “Alzarsi, camminare insieme è lo stile del giovane, ma è lo stile di una Chiesa sinodale, che cammina insieme, che si avvicina e tocca le ferite della gente, perché si possa rialzare dopo questa prova di debolezza e di povertà che ha accompagnato questi giorni”, l’auspicio di mons. Perego: “Il Signore ci aiuti a rialzarci con i nostri giovani e a continuare un cammino insieme. Maria, nostra Madre ci sia vicina e consoli chi è nel pianto”.

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