Coronavirus Covid-19: Caritas Catania, la “rete” di solidarietà delle parrocchie

Una catena di solidarietà che vive di preghiera, di ascolto e anche di panini,
pasti, pacchi spesa e che diventa fondamentale per prestare assistenza in un periodo in cui tutto è diventato più complicato, dalle norme anti-contagio che hanno limitato l’accesso nei consueti luoghi di distribuzione dei pasti, come le mense sociali, alla chiusura della maggior parte delle attività produttive che ha ridotto le donazioni dell’invenduto di bar e pub e ha fatto crescere la porzione di quanti richiedono un aiuto perché senza lavoro. È quella composta dalle Caritas parrocchiali del territorio dell’arcidiocesi di Catania, composte da
fedeli, sacerdoti, volontari, che collettivamente, come in una grande famiglia, continuano a sostenere i più bisognosi nella tempesta dell’emergenza coronavirus che sta rendendo tutti più poveri. Nella parrocchia di Santa Maria della Mercede, in via Caronda, la Caritas parrocchiale è sempre stata in stretto contratto con l’Help Center della stazione centrale, tramite la donazione di offerteeconomiche o alimenti. Dopo la sospensione del servizio mensa, in seguito all’impossibilità di far rispettare le misure anti-contagio previste dall’autorità pubblica, i fedeli si sono rimboccati le maniche e si sono riorganizzati. “Diversi parrocchiani hanno cominciato a preparare i panini in casa – dice il viceparroco, dadre Olivarius Kalupale – che poi per due volte alla settimana vengono consegnati alla Comunità di Sant’Egidio che si occupa della distribuzione”. A San Giorgio, la Caritas della parrocchia Beato Padre Pio da Pietrelcina ha da sempre un legame speciale con il sostegno agli ultimi. Il parroco è don Piero Galvano, direttore della Caritas diocesana. “Nelle ultime settimane, con l’intensificarsi dell’emergenza – racconta – non abbiamo fatto mancare il nostro sostegno, come parrocchia e come Caritas, con la preghiera e attraverso l’acquisto di beni materiali, tra cui un centinaio di litri di olio, e adesso abbiamo lanciato un’ulteriore raccolta di tonno in scatola”. Dalla periferia al centro città: nella parrocchia SS. Crocifisso dei Miracoli dei Padri
Gesuiti di via Pantano le famiglie più bisognose, in tempi di normalità, vengono assistite direttamente col porta a porta mentre settimanalmente si raccolgono donazioni per l’Help Center della Caritas diocesana che, per una volta a settimana e per una domenica al mese, vede preparare e servire in mensa un gruppo della Caritas parrocchiale. “Con l’emergenza abbiamo dovuto
convertire le nostre donazioni di beni alimentari di prima necessità e a
lunga conservazione – spiega padre Narciso Sunda, gesuita, parroco della parrocchia del SS. Crocifisso dei Miracoli – in olio d’oliva, tonno e sottilette, così da permettere la preparazione dei panini”. Adesso, alcuni parrocchiani, con tutte le precauzioni del caso, distribuiscono pasti per strada, e poi “collaboriamo con diverse associazioni e ci stiamo attivando per la distribuzione di buoni spesa; è un momento difficile ma sentiamo un grande e profondo attaccamento nei confronti dei più bisognosi e anche nei riguardi della parrocchia”.

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